“Polvere” è il singolo d’esordio dei Cambra, estratto dal loro primo album “Scatole”, in uscita il 4 luglio 2024. Il brano esplora il tema dell’inevitabilità della separazione e il vuoto che ne deriva, simboleggiato dalla polvere. L’approccio alla scrittura del pezzo è stato deliberatamente libero da preconcetti e influenze precedenti, permettendo alla band di esplorare nuove direzioni stilistiche e sonore. Il risultato è un brano che non solo definisce la direzione musicale dell’album “Scatole”, ma stabilisce anche un nuovo standard artistico per il gruppo.
Benvenuti su Indie Life! Parliamo del vostro singolo ‘Polvere’. Potete descrivere il processo creativo dietro questa canzone?
Grazie dello spazio che ci state dedicando!
“Polvere” è la canzone che ha determinato la direzione stilistica di un album in cui l’urlo e il vuoto da cui esplode ex abrupto il finale sono elementi ricorrenti.
Per la sua scrittura abbiamo iniziato a sperimentare un approccio alla scrittura più disinteressato, libero da preconcetti e da influenze pregresse, poiché avevamo delle idee che sapevamo essere molto interessanti ma che non riuscivamo a concretizzare in modo soddisfacente. Questo approccio ci ha permesso infatti di ricercare diverse possibili soluzioni, aiutandoci a capire la direzione stilistica da seguire.
Nel singolo “Polvere” si parla di vuoto e di fine. Come avete trasformato queste tematiche in musica?
“Polvere” parla proprio senso di vuoto e della necessità di trovare un atto, un pensiero, una credenza per potervi reagire.
Le pause, le variazioni di dinamica e una linea vocale molto incisiva rappresentano l’alternarsi delle diverse reazioni che ci siamo immaginati si possano avere in una situazione come questa.
Qual è stato il ruolo di ‘Polvere’ nella definizione della direzione musicale del vostro album ‘Scatole’, in uscita il 4 luglio 2024?
In “Polvere” ci sono tutti i tratti di uno stile compositivo che pensiamo identifichi appieno la band e che rappresenti una separazione netta rispetto ai lavori precedenti. Per “Scatole” avevamo infatti l’ambizione di realizzare un lavoro omogeneo e distintivo dello stile del gruppo.
La direzione da seguire è stata chiara da subito: l’approccio alla scrittura è stato diretto e immediato, con l’ambizione di riprodurre in studio, e su disco, l’atmosfera di un concerto live, con tutte le sue peculiarità. In questo senso, la scelta compositiva è stata di semplificare al massimo gli arrangiamenti per esaltare la spontaneità e l’immediatezza delle canzoni, lasciando molto spazio alle parti strumentali che caratterizzano tutte le tracce.
Avete sogni nel cassetto e altre passioni oltre alla musica?
Anche se suoniamo insieme da più di dieci anni e ci sentiamo molto allineati nei nostri gusti, abbiamo background di studio e passioni molto diverse: sport, fotografia, tecnologia, lettura.
Ma se dovessimo riuscire a organizzare un mini tour di qualche data in autunno per promuovere l’album, siamo disposti a metterle in stand-by per qualche mese.
Infine, cosa sperate che i vostri ascoltatori traggano dal nuovo singolo ‘Polvere’?
Sentiamo di aver scritto canzoni che parlano di noi stessi in maniera molto intima e personale e siamo curiosi di misurarci con chi non ci conosce e di cosa coglie ascoltando le canzoni per la prima volta: l’auspicio è che vengano riconosciute l’immediatezza e la spontaneità della canzone che abbiamo voluto esaltare nella produzione.
Ormai è da più di un anno che siamo in una “bolla” creativa da cui stiamo uscendo ora e arrivare a orecchie nuove è uno stimolo importante.