Sanremo 2020, le pagelle della serata celebrativa

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“Nel nome della musica italiana” è questo il motto della terza serata del Festival di Sanremo, uno show per celebrare i 70 anni della kermesse più importante di sempre.

A co-condurre con Amadeus, Georgina Rodriguez, la bella di Cristiano Ronaldo e Alketa Vejsiu, la conduttrice albanese più brava e popolare della nazione che ci vota sempre all’Eurovision Contest.

Saranno questa sera i professiori dell’orchestra del Festival di Sanremo a giudicare i duetti-cover, fortunatamente. La giuria demoscopica non ci ha dato molte soddisfazioni.

Cover Sanremo 2020

Si inizia subito con Michele Zarrillo e Fausto Leali che cantano Deborah, i campioni fanno gara negli acuti. Maestri. Voto:8.

Junior Cally con i Viito portano Vado al massimo, impegnati in una versione ispanico-reggee del classico di Vasco. Voto: 7.

Marco Masini con Arisa, come in Frozen usano le tonalità alte di Vacanze romane, per catturare il nostro l’ascolto, i brividi. Voto: 9.

Riki, con la pop star spagnola Ana Mena, canta la purezza de L’Edera, lei ha asfaltato il nostro con un’intonazione impeccabile. Voto: 6.

Raphael Gualazzi con Simona Molinari, al piano ci riportano in un night club con E se domani, semplicemente bravi. Voto: 9.

Anastasio con la PFM, fa una cover perfetta di Spalle al muro. Questa è la sua comfort zone che l’ha reso celebre, il testo da #okboomer e la base della Premiata Forneria hanno reso questa canzone molto contemporanea. Voto: 7

Levante con Francesca Michielin e Maria Antonietta cantano la canzone che vinse nel 1982, Si può dare di più. Non le abbiamo sentite nella loro potenza vocale, mancava coesione. Voto: 7.

Alberto Urso con Ornella Vanoni interpretano La voce del silenzio. Lei riesce a evocare l’intimità di questo brano, lui la rompe e rende questa canzone asettico. No. Voto: 6.

Elodie con Aeham Ahmad, fanno un struggente racconto della periferia in Adesso tu, ma manca qualcosa. Voto: 6

Rancore con Dardust e La rappresentante di lista rivisitano Luce di Elisa. La parte rep di Rancore si amalgama perfettamente con la melodia cantata dalla potentissima Veronica Lucchesi. Voto: 9.

Super medly per i Pinguini Tattici Nucleari, in 70 volte raccontano i 70 anni del palco dell’Ariston, performace inattaccabile. Riccardo Zanotti, il leader dei PTN ha una forza incredibile. Voto: 8.

Ti regalerò una rosa è un brano struggente, tocca l’animo di noi tutti. Enrico Nigiotti con Simone Cristicchi ne hanno fatto una versione a cui preferiamo l’originale, ma il duetto ha funzionato. Voto: 7.

Giordana Angi con il Solis String Quartet nel solco di Mia Martini canta La nevicata del ’56. La sua celebrazione del brano è totale, un po’ troppo Tale e Quale. Voto: 7

Le Vibrazioni con i Canova, hanno interpreso una missione rischiosa: un duetto tra due band. Un’emozione da poco anche se cantata da una donna (Anna Oxa), le vocalità dei due frontman non ce la fanno rimpiangere. Voto: 7.

Diodato con Nina Zilli, hanno cantato una versione di 24 mila baci più nelle corde della Zilli, rock-e-roll e un intesa tra i due fortissima. Voto: 7.

Tosca con Silvia Perez Cruz, ci fa rivivere Piazza Grande. Una versione gitana e popolare, che sentiremo presto per le strade di Bologna. Un tributo eccezzionale a Lucio Dalla. Voto: 9.

Rita Pavone con Amedeo Minghi con 1950, sono la storia della musica italiana, perfetti nel raccontare i loro tempi d’oro andati. Voto: 7.

Gli uomini non cambiano: Achille Lauro con Annalisa hanno rispettato un grande brano, senza strafare (nella vocalità) e interpretando la sua femminilità. Voto: 8.

Bugo e Morgan, dopo aver annunciato la loro non presenza a questa serata, invece ci sono con Canzone per te. Nel loro ambiente naturale, i due ci provano a celebrare Endrigo, Morgan al piano ha una marcia in più. Voto: 6.

Ascoltare La musica è finita dopo aver ascoltato sullo stesso palco Ornella Vanoni, lascia un grande senso di vuoto. Irene Grandi con Bobo Rondelli, ne fanno una versione più melanconica. Voto: 7.

Piero Pelù non ci delude con la cover di Cuore matto, perfetta per le sue corde. Questa versione rock mette in risalto la musicalità eccezionale del brano, Little Tony con la sua presenza video ci ha commosso. Voto: 8.

Paolo Jannacci con Francesco Mandelli e Daniele Moretto celebrano il grande Enzo Iannacci (ma va?) con Se me lo dicevi prima. Il teatro canzone è l’apoteosi della milanesità. Niente di nuovo sotto il cielo. Voto: 6 e mezzo.

Elettra Lamborghini con Myss Keta, duettano diveretite la canzone Non succederà più. La vocalità non c’è proprio, restano le due dive che giocano sul palco in un ammiccamento saffico. Voto: 6 e mezzo.

Francesco Gabbani non aspettava altro se non fare una cover de L’italiano. Vestito da astronauta, Gabbani è uno di quei pochi italiani orgoglioso del suo paese e ama la canzone italiana senza se e senza ma. Purtoppo l’unico a Sanremo a cantare solo. Voto: 7.

Classifica Giuria dei Musicisti

Immagine
Classifica cover

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Puoi rivedere la puntata qui.

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