Ali bianche contro Ali nere

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Soffiava solo il caldo vento del deserto ed il sole infuoca l’aria. In mezzo ad una vallata, un tavolo, due sedie ed una roulette. Erano secoli che tramite l’uomo e le sue azioni, andava avanti l’eterna lotta tra il bene e il male. Questa guerra aveva prodotto solo infinite battaglie, malattie di tutti i tipi e catastrofi naturali che avevano cambiato ed indebolito parecchio la terra,  da sempre  l’oggetto conteso tra le due forze.  Soprattutto lo erano tutti i suoi esseri viventi; piante, animali e uomini. Ma era ora di dare una svolta a questa guerra, i tempi erano maturi e così le due parti decisero di affrontarsi direttamente, uno davanti all’altro in mezzo al deserto. Scelsero un gioco inventato degli uomini, la roulette, così i loro poteri erano innocui e il tutto era affidato  alla sorte. Mandarono in campo i migliori soldati che i due eserciti potevano avere, due generali dalle enormi qualità intellettive e dalla grande esperienza. Ad un tratto, nella calma  del deserto, un grande rumore ruppe il silenzio, il suono di mille fulmini squarciò l’aria, il cielo si aprì ed un angelo biondo discese. Capelli lunghi, ali bianche e possenti, un corpo atletico. Il Signore, per l’ultima battaglia, aveva scelto il suo angelo più forte, il suo miglior generale, l’Arcangelo Gabriel. Si mise seduto e attese il suo avversario che non si fece attendere molto. Si sentì un altro boato, simile ai fulmini, ma questa volta veniva dal basso, infatti non fu il cielo ad aprirsi, ma la terra. Dalla voragine che si era aperta uscirono enormi quantità di fumo e fiamme, poi la voragine si richiuse e in mezzo al fumo che man mano si dissolveva nell’aria, s’intravedeva una figura scura, vestito di nero, con ali scure, c’era lui, l’angelo ribelle che in tempi remoti aveva sfidato il signore e divenuto il re degli inferi. Lucifero.

<< Ancora qui a combattere? Non ti è bastata l’ultima sconfitta e l’esilio in quel tuo regno di fuoco e disperazione ? >>

<< L’altra volta avete avuto solo fortuna ma non ti preoccupare, ho acquistato esperienza e vi darò del filo da torcere a te e al tuo padrone >>

<< Non cantare vittoria troppo presto e spera che la fortuna sia dalla tua parte questa volta perché in questo gioco te ne servirà molta >>

<< Inizia te mio caro Gabriel, visto che ti sta tanto a cuore il destino di questo stupido pianeta >>.

<< Come vuoi, ma dopo non piangere >>

Gabriel prese la manovella, fece girare la ruota e poi mentre tirava la pallina, puntò il suo numero,

<< Punto sul 12 rosso >>

La roulette girò sotto gli sguardi divertiti dei due angeli. La pallina si fermò sul 20 nero.

<< Ti dice male eh biondino ? >>

<< Vediamo cosa sei capace di fare tu >>

Lucifero fece girare la manovella, << Direi di puntare sul 33 rosso, come gli anni che ha compiuto il tuo principale nel suo ultimo compleanno HAHAHAHA !!!! >> la pallina girò all’interno della roulette, passò tanti numeri per poi rallentare la sua corsa e e fermarsi, per ironia della sorte, nel numero prima di quello scelto da lucifero.

<< Bravo, ci sei andato vicino, ma non basta prendere in giro il figlio del Signore per avere la fortuna necessaria caro il mio infuocato avversario >>

Lucifero lo guardava  infuriato ma non poteva replicare. Entrambi però non erano soddisfatti del gioco che stavano facendo. Fu Gabriel a proporre un nuovo gioco.

<< Sentì cambiamo gioco e facciamone uno in cui ci sia la giusta quantità di abilità e fortuna, giochiamo a black jack che ne dici? Ci stai ? >>

<< Aspetta un momento, tu l’angelico Gabriel, mi proponi di giocare ad un gioco diabolico che ha rovinato milioni di persone? Ahahah sei arrivato proprio alla frutta, ok ci sto, ma dobbiamo trovare un mazziere che non sia ne dei tuoi ne dei miei >>

<< Ho pensato anche a quello, potremmo chiamare la Morte, lei è neutrale, si presenta davanti a tutte le creature del pianeta, uomini, piante e animali, di tutte le razze, buoni o cattivi che siano, senza distinzioni. Che ne dici ? >>

<< Si lei mi sta simpatica, mi porta sempre tanta bella gente, non mi fa mai annoiare, mandala a chiamare e digli di portare le carte. >>

Gabriel annui con la testa e fece un fischio, una grande aquila venne in volo da lontano ad appollaiarsi sul suo braccio.

<< Gran bella bestia >> commentò ironico Lucifero,

<< Lei è molto importante per noi, ci porta sempre le preghiere degli uomini più buoni >>

<< Si, certo, è come dici tu >> rispose annoiato Lucifero, Gabriel lo guardò malissimo poi si rivolse all’aquila

<< Vai a chiamare la morte e digli di venire qui con le carte per il black jack >> l’aquila spiccò il volo e si allontanò nel’orizzonte.

Dopo alcuni minuti apparve dal nulla una figura, uno scheletro con mantella e cappuccio nero tirato su. Con una mano teneva una falce e nell’altra un mazzo di carte.

<< Mi avete fatto chiamare signori ? >>

<< Sono stato io >> rispose Gabriel

<< Tu che sei neutrale, devi arbitrare questa partita a black jack che deciderà il destino della terra >>

<< Ok signori >> rispose divertita la morte e iniziò a mischiare le carte. Ne diede due per uno, Gabriel aveva 11 mentre Lucifero partiva con un punteggio di 14.

Fu Lucifero a puntare mettendo sul piatto una nazione, << Per iniziare che ne dici di un paese dell’Africa ? >>

<< Ok, così potrò  sfamare i tanti bambini poveri che ci sono, visto che agli uomini, grazie al tuo intervento, pare importi più fare guerre che dare da mangiare ai loro figli >>

Lucifero rise compiaciuto a quello che alle sue orecchie, era suonato come un complimento. Entrambi chiesero una carta. A Gabriel entrò un 9 e sperò che il suo venti superasse il punteggio del suo avversario. Ma Lucifero ebbe più fortuna e con un 7 raggiunse il massimo. Scoprì ridendo le carte, mentre già pregustava i disastri che avrebbero fatto. Gabriel vide le carte del suo avversario, abbassò gli occhi e pregò scusandosi con il  Signore per quelle anime innocenti che presto sarebbero salite nei cieli.

In un villaggio in Kenya nei pressi del Kilimangiaro, una donna stava coltivando il mais quando  ad un tratto ebbe come la sensazione che la terra gli tremasse da sotto i piedi. In pochi secondi il terremoto aumentò d’intensità la donna cadde a terra ed un grande boato squarciò l’aria, alzò gli occhi e vide una grossa colonna di lava uscire dalla grande montagna e scendere dalla bocca principale e da alcune bocche laterali. La lava era un enorme fiume che veniva a gran velocità verso valle e minacciava non solo il villaggio ma tutta la regione. La donna iniziò a correre verso il villaggio, sentiva le grida di paura e i pianti dei bambini. Il terremoto distrusse non solo le case di legno e fango ma raggiungendo anche la città vicino, distrusse palazzi e uccise milioni di vittime. La lava raggiunse la valle incendiando tutta la regione e sorprendendo la povera gente del villaggio che cercava invano di scappare. Le nubi tossiche che salivano dalle bocche del vulcano, mischiandosi con l’atmosfera, diede origine ad una pioggia acida che colpì i superstiti che cercavano riparo o parenti tra le macerie, corrodendogli la pelle e asfissiando i polmoni.  Gabriel apprese la notizia da una colomba che si appollaiò sulla sua spalla e poi volò alcuni minuti dopo.

<< Ho appena saputo che ti sei divertito in Kenya. >> si rivolse arrabbiato a Lucifero.

<< Sì, solo un pochino, è ancora poca roba >>

<< Milioni di persone innocenti uccise ti sembrano poca roba ? >>

<< Ok signori vogliamo riprendere il gioco ? >>

intervenne la morte mentre mischiava di nuovo le carte. Le smistò e ne consegnò come prima, due a testa. Questa volta Gabriel ebbe più fortuna, lesse le carte e scoprì che gli era entrato un 21, il massimo punteggio. Lucifero aveva un 18 ma questo non cancellò quel suo ghigno dalla faccia.

<< Perché questa volta non alziamo il piatto e non puntiamo ad un intero continente ? >>

<< Sei sicuro di vincere ? a quale continente stavi pensando ? >>

<< Vorrei riparare i danni che hai fatto in Africa e migliorare le condizioni dei più poveri >>

<< Ti piace il continente nero è ? ok! >>

Gabriel non cambiò le care che aveva, gli era entrato un black jack e sentiva la vittoria in tasca. Lucifero fu costretto a pescare un’altra carta ma gli entrò un 4 e superò il massimo punteggio per un punto.

<< Hai appena vinto i tuoi preziosissimi bambini poveri>>

disse l’angelo nero guardando le sue carte ma senza cancellare il suo ghigno di sfida di chi poteva accettare di perdere una battaglia, ma era sicuro di vincere la guerra e se la stava giocando bene.

<< Una volta tanto non hai vinto tu con la cattiveria ma quei bambini affamati >>

Si riunirono in Africa i potenti del mondo, dopo il terremoto avevano deciso di riunirsi per risolvere i problemi sorti dopo il disastro e aiutare le popolazioni colpite. Dopo ore di discussioni, decisero di aiutare tutte le popolazioni africane. Il primo punto che decisero, era di annullare i debiti che le nazioni più povere avevano verso le nazioni ricche. Poi mandarono i loro eserciti e grossi aerei contenenti medicine, cibo e acqua potabile per le popolazioni povere. Ci fu un grosso traffico di aerei e militari che non solo si occuparono di bambini ma proteggevano la flora e fauna da speculatori e bracconieri. Improntarono un piano di finanziamenti per una decina d’anni, a turno le 8  nazioni avrebbero mandato dei soldi ad un incaricato scelto da loro, che avrebbe amministrato equamente i soldi smistandoli verso le nazioni e i villaggi più bisognosi. L’incaricato scelto era un prete francescano, un ragazzo nobile di 27 anni che da tempo aveva rinunciato a tutti i titoli e i soldi che aveva ereditato dalla sua famiglia. Aveva destinato tutto il patrimonio ai poveri per poi farsi prete francescano. Ora viveva da anni in Africa come missionario e abitava nella sua tenda che smontava e rimontava ogni volta che si spostava nei vari villaggi dove veniva chiamato. Lo scoprirono così i potenti, durante il loro tour di beneficenza che fecero in Africa. Quando seppero la sua storia decisero d’incaricarlo e farlo diventare responsabile dei  fabbisogni della popolazione africana. Quell’anno il ragazzo francescano vinse il premio Nobel per la Pace.

La morte tornò a mischiare le carte, Lucifero guardava furioso Gabriel che rispondeva divertito a quelle minacce lanciate dai suoi occhi in fiamme.

<< Allora ti è piaciuto l’intervento sull’Africa ? >>  chiese ridendo Gabriel,

<< Certamente, da morire, guarda >>,

<< Che cosa c’entro io adesso? >>

intervenne la morte che si sentì tirare in ballo.

Risero entrambi i giocatori ma senza distrarsi dai rispettivi compiti per cui erano stati chiamati. Proseguì Lucifero che continuò con le lamentele verso l’intervento che il suo avversario aveva fatto nel continente nero.

<< Senti non possiamo andare avanti così, vincere le partite e lavorare nei paesi per poi assistere ai salvataggi che tu e i tuoi soldati, fate subito dopo riparando i danni e distruggendo tutto il nostro lavoro. Passiamo il tempo a convertire e a cambiare intere popolazioni di uomini che prima distruggono e poi cercano di riparare >>

<< Hai perso una sola mano e già ti lamenti ? >>

<< Non è solo la mano persa in questa stupida partita, sono secoli che te il tuo capo rovinate i miei piani >>

<< mmmm potremmo dire la stessa cosa noi di voi, comunque hai ragione dobbiamo finirla una volta per tutte. D’altronde è questo lo scopo di questa partita, tu hai qualche idea ? >>

<< stavo pensando di alzare la posta in gioco, facciamo un’altra mano. Chi vince si prende la terra, tutta quanta e ci fa quello che vuole senza essere disturbato da nessuno. Ci stai ? >>

<< Vuoi giocare pesante ? ok ci sto. Chi vince la prossima mano vince tutta la partita e decide il destino del mondo senza che l’altro intervenga. >>

La morte, che nel frattempo aveva assistito alla conversazione, continuò a mischiare le carte e le mise sul tavolo davanti ai giocatori. Guardarono entrambi le carte, con stupore videro che nessuno dei due aveva pescato, ormai tesi e curiosi scoprirono all’unisono i propri punteggi. Avevano entrambi lo stesso punteggio, il 21, il massimo che si poteva raggiungere a quel gioco. Si guardarono entrambi increduli, non sapevano cosa fare, chi avrebbe vinto il mondo ?  In quei casi come si comportavano gli umani ? Intervenne la morte che diede alcuni informazioni che aveva sentito durante il suo lavoro,

<< Gli esseri umani quando giocano a carte giocano per soldi e in questi casi dividono in parti uguali la somma raccolta nel piatto, ma nel vostro caso non so come dividere il mondo >>

Dopo alcuni minuti a pensare, Lucifero ebbe un’idea che poteva risolvere il problema,

<< Forse ho la soluzione, voi vi prendete la terra compresi gli Animali e le piante e noi ci prendiamo tutta l’umanità lasciando il mondo senza esseri umani. So che ci sei affezionato e che il tuo capo ha cercato di farli a sua immagine e somiglianza, ma se ci rifletti non si stanno comportando bene con o senza il mio zampino. >>

L’arcangelo ci pensò su

<< A malincuore devo darti ragione sugli esseri umani, la tua proposta potrebbe essere interessante, mi dispiace per gli uomini ma meglio punire loro che perdere l’intero mondo. >>

Lucifero si girò verso la morte che attendeva i compiti da svolgere sicuro che adesso gli sarebbe toccato fare gli straordinari.

<< Vai per il mondo e portami le anime di tutti gli uomini ma consegna a loro le anime bianche dei bambini. È giusto che vadano in paradiso, loro non hanno fatto niente. >> Gabriel acconsentì soddisfatto, si alzarono insieme e si strinsero la mano. Non si sarebbero pestati i piedi per molti secoli, avevano entrambi molto lavoro da fare e volevano rispettare la tregua.

Passarono 10.000 anni da quando l’ultimo uomo era morto. una furiosa guerra nucleare, aveva sterminato l’intera umanità. La Natura riparò in fretta i danni subiti dagli uomini . In un mondo popolato da milioni di specie di animali, le uniche tracce della presenza di una passato umano erano le rovine della città che man mano si sgretolavano al passaggio del tempo e delle intemperie. Alcune specie di pappagalli stando a contatto con gli uomini avevano imparato alcune parole delle varie lingue che avevano sentito nelle loro case. Nelle città abitate un tempo dagli uomini c’erano i vari animali che prima vivevano nei circhi e parchi zoologici, ma che privi di controlli, scapparono dalle gabbie spinti dalla fame e contribuirono al ripopolamento del mondo creando nei secoli anche nuove specie. Il mondo era cambiato e senza l’uomo era migliorato, non c’erano più guerre, scavi o altre diavolerie per sfruttare le risorse di Madre Terra che ringraziava pulendo l’aria e regalando meravigliosi paesaggi.

Immagini prese da Google Immagini

Clementi Simone

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