Si chiama Simone Iannella, in arte Simian, e “Guerra” è il suo nuovo singolo. Simian ha 21 anni ed è un giovane artista campano e studente dell’Accademia di Belle Arti.
Noi abbiamo deciso di fare due chiacchiere con lui.
Ciao Simian, per cominciare ci parli un po’ di te? Com’è iniziato il tuo percorso musicale?
Per quanto riguarda il mio percorso musicale e le mie influenze, io vengo da una famiglia in cui la musica è tutto. I miei genitori mi hanno cresciuto con qualunque tipo di musica, a partire dal grunge con i Nirvana (infatti Kurt Cobain è uno dei miei idoli) e dall’alternative metal. Con i Radiohead mi si è aperto un altro mondo su un tipo di musica quasi più indie, più placata, e soprattutto mi sento vicino ai temi delle loro canzoni che sono molto sensibili, un po’ come me.
Poi, quando avevo 14 anni, ho iniziato a suonare il basso in una band con cui facevamo delle cover dei Rage Against The Machine. Direi che tutto è partito da qui, perché il desiderio di cominciare a scrivere è venuto dopo tutto questo. Scrivere all’inizio è stato più uno sfogo emotivo, partito da una delusione d’amore. Ma adesso si è rivelato essere per me un punto di svolta; mi sento un po’ come un poeta. Per quanto riguarda le basi, la musica che faccio la produco da solo ed ogni volta si instaura un feeling tra me e le mie strumentali.
Come hai vissuto questo momento particolare? La quarantena ti ha portato a scrivere di più o, come è successo a qualcuno, ha causato una sorta di blackout musicale?
In questa quarantena è stato più difficile scrivere nuove cose. Questo a causa dell’assenza di esperienze, del contatto con i luoghi. Mancava l’ispirazione. Però devo dire che Guerra, il mio nuovo singolo, l’ho scritto in dieci minuti. Forse perché avevo tutto dentro ed è uscito fuori quando Luciano, il ragazzo che mi ha prodotto il beat, me l’ha inviato. Guerra è esplosa così in poco tempo e l’ho scritta proprio durante la quarantena.
Ascolta “Guerra“, il nuovo singolo di Simian:
Nel ritornello del tuo nuovo singolo Guerra ad un certo punto dici: “il testo che ho scritto quasi mi detesta”. Sei in contrasto con te stesso mentre scrivi?
Diciamo che non solo quando scrivo… sono continuamente in contrasto con me stesso (ride, ndr). Il motivo è ancora da decifrare. Però in generale sto cercando di crescere e non solo a livello musicale. Mi sto affacciando alla vita e devo dire che sicuramente devo ancora trovare un equilibrio. Spero presto (ride, ndr).
Tralasciando gli artisti di cui mi hai parlato, che hanno influenzato la tua infanzia ed il tuo percorso, quali sono gli artisti del panorama musicale attuale (italiano e non) a cui ti ispiri?
Più che influenzarmi da un punto di vista musicale, gli artisti mi ispirano a livello di carattere, per la loro grinta ed emotività. Nel panorama italiano ce ne sono ben pochi, ma sicuramente uno di questi è Achille Lauro, soprattutto per come si è evoluto il suo personaggio. Preferisco la musica d’oltre oceano, perché non mi concentro molto sulle parole in quanto mi rilassa più la musicalità della voce e le tonalità. In America un artista che ammiro molto è 6ix9ine, come personaggio ma soprattutto come musicalità.
Immagina un futuro possibile e felice. Con quale artista ti piacerebbe fare una collaborazione?
Al momento in Italia la musica non mi esalta più di tanto. Ne stimo davvero pochi (come Sfera). Ma con chi collaborerei a livello musicale e per tutto quello che ha creato è sicuramente Noyz Narcos. È rimasto crudo, ed è anche grazie a lui se ho scoperto questo modo di scrivere. Lui è “cattivo” nei confronti del mondo e mi ha dato molta forza con i suoi testi e la sua musica. Poi è un tatuatore, come mio padre, e fa i graffiti, come me. È molto legato al mondo street. È sempre rimasto così, lo è tuttora. Per me è uno dei pilastri del mondo hip hop.
Grazie!
Abbiamo aggiunto Simian nella nostra playlist Spotify dedicata agli artisti emergenti.
Guerra, il nuovo singolo di Simian, è invece disponibile su Youtube.