VV è una cantautrice milanese. La sua musica è un po’ stralunata ma autentica, psichedelica ma con testi verosimili.
I primi brani di VV rappresentano una ricerca, di sonorità e attitudine. Un percorso numerato come a voler segnare ogni piccolo traguardo.
Oggi VV ci racconta “Il Giusto”, il suo nuovo singolo.
Ciao! La musica di VV, per quanto soffusa, risulta brillante, soprattutto nelle sfaccettature psichedeliche. Ci racconti com’è andata la fase di produzione dei tuoi primi sette brani?
È stato il periodo che è partito ancora prima di trovare Maciste, mi sono divertita nella mia cameretta a sperimentare suoni nuovi, crudi e sporchi, un po’ per via dei mezzi assolutamente casalinghi e un po’ perché a un certo punto ci ho preso gusto e ho registrato un temporale, i rumori della strada fuori da camera mia e addirittura le voci di una mamma e il suo bambino. E’ stato un processo molto intimo, quasi ipnotico.
Visto che dobbiamo chiederti “Il Giusto”, da dove deriva la riflessione che ha portato alla stesura di questo brano?
Arriva dalla mia esperienza diretta, un giorno in cui mi sembrava di aver scoperto qualcosa in più di me; ho deciso di scriverlo per ricordarmi di tutte quelle volte che sono stata insofferente per i motivi più svariati: la scuola, i soldi che finiscono sempre troppo presto, addirittura il tempo che ci invecchia. “Il Giusto” mi sembrava l’antidoto per non trovarmi più a terra.
Come hai incontrato Maciste Dischi?
Ero parecchio preoccupata per la mia musica, stavo cercando la realtà giusta per me, un posto dove sentirmi libera di essere me stessa e trovare i partner giusti per sviluppare il mio progetto, così ho curiosato un po’ tra le realtà indipendenti e ho inviato i provini a Maciste. E’ stato amore a primo ascolto.
VV vorrebbe un featuring con…?
Non lo so ancora, ci sono molti artisti sulla scena attuale che stimo, ma non mi sono ancora posta la domanda.
Per concludere, un aneddoto inedito per Indielife.it?
Riguarda il videoclip de “il Giusto”. C’è stata una coincidenza che mi ha scioccato parecchio: prima di parlare con il regista del video Jacopo Farina, avevo parlato con dei miei amici riguardo alla voglia di usare delle mascotte all’interno del clip, mi piaceva l’idea di poter avere uno di quei pupazzoni dolci e inquietanti sul set, ma non volevo influenzare la visione di Jacopo perciò non ne ho fatto parola. Quando è arrivato il suo storyboard non ci credevo: i coprotagonisti erano proprio due mascotte, un coniglio e un alieno. Coincidenza o telepatia?
Grazie!
Fonte: Ufficio Stampa Valentina Aiuto
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