Luca Farinelli e le sue video-performance

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Le sonorità ambientali come valore aggiunto

di Chiara Barbagallo

Luca Farinelli, artista genovese classe 1996, sceglie spesso il video come medium delle sue performance. Forse per il suo spirito riflessivo, ma anche per il suo essere un giovane uomo che vive in un momento di incertezze storiche, affronta principalmente temi quali la difficoltà, l’impossibilità e la fuga.

Nel video Tentativo n. 2 (rivolta) del 2017, ad esempio, mostra quella che lui stesso definisce “la fine delle utopie” realizzando una propria versione di rivolta – statica, introspettiva e quasi rilassante – che si contrappone a quella caotica e rumorosa dei giovani studenti di un collegio francese nel film degli anni Trenta Zero in condotta di Jean Vigo. Il tetto è una presenza comune ad entrambe le visioni di ribellione, però, mentre per il regista parigino simboleggia l’oppressione calpestata dall’anarchia degli alunni, per Farinelli è un nuovo terreno d’oppressione. La sua è infatti la rivolta della disillusione, del dopo ormai privo della speranza nel cambiamento.
Attualmente questa è l’unica opera di Luca Farinelli in cui sia stata aggiunta una musica – realizzata dal suo amico musicista MISENTOTALE – poiché il progetto iniziale prevedeva già di inserirne una tratta dal film di riferimento. Di solito, invece, egli si serve delle sonorità ambientali come valore aggiunto alle sue azioni. E’ per questo che in Cosa succede ai salmoni che non tornano a casa? 2020 ci si può concentrare sullo sciabordio delle acque di un torrente o in Tentativo n. 1 (fuga) 2016 si odono sullo sfondo i rumori della città. In 500 scalini per 5 chili di marmo 2019, inoltre, è presente non solo il frinire estivo delle cicale ma anche il ‘rumore’ del marmo che ad ogni passo dell’artista scontra gli scalini della salita. Scandendo così il tempo, l’artista vuole mettere in luce le difficoltà che gli scultori contemporanei incontrano nell’approcciarsi ad un materiale come il marmo, con una millenaria e pressoché immutata tradizione d’utilizzo. Una problematica talmente specifica però, comprende in sé pure un messaggio universale: nel corso della sua esistenza, ciascun individuo deve trasportare dei pesi fisico-emotivi lungo le salite della vita.

In tutti questi video i suoni non sono stati predeterminati nelle fasi di elaborazione creativa né modificati dopo o durante le azioni, ricoprono comunque un ruolo importante anche se non essenziale. Perciò, per immergersi e immedesimarsi maggiormente nell’arte di Luca Farinelli, il mio invito è sicuramente quello di guardare le sue video-performance ma anche di ascoltarle.

Link utili: account dell’artista su Vimeo https://vimeo.com/user93622607

Photo e video courtesy dell’artista

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