Black rain: l’unione della triade rap underground

Music Factory
La prima piattaforma di Project Management Musicale ti aspetta! Scopri di più

Black rain è il nuovo singolo di Murubutu, Claver Gold e Rancore

Murubutu, il professore rapper; Claver Gold, il ragazzo di Ascoli; Rancore, da Tufello a Sanremo e ritorno: tre dei migliori rapper underground italiani si riunisce per il singolo Black rain. La produzione è di James Logan, il brano è uscito per la Glory Hole Records.
Parlare di seconda fascia per questi tre maestri della metrica è improprio, ma di fronte alle scelte di consumo del grande pubblico le rime di questi tre, colti, ironici, sagaci e profondi sono una perla per ancora troppi pochi.

Distopia digitale e piovosa

Pioggia nera: il brano racconta un mondo distopico dominato dalla pioggia in cui la popolazione è sorvegliata da delle sorti di divinità che la controllano attraverso la pioggia. Come sempre, i riferimenti alla cultura antica e moderna: da Mendeleev agli Iloti, dal quadro Madonna Litta alla dimensione cibernetica degli androidi.
Il futuro distopico è piovoso e digitale:

In ogni goccia una webcam,
la pioggia che attenta
controlla la Terra:
è un immenso panopticon

Una prigione in cui chi sorveglia è invisibile e chi è sorvegliato non sa mai se è visto o meno: reminescenze di Bentham per raccontare un Grande fratello rap in cui domina la tecnologia. Come scrive Rancore, Black Rain Land è la terra dell’annichilimento. La coscienza diventa un lusso nell’asservimento e la memoria “almanacco della follia“.
È soprattutto con Rancore che viene espressa la volontà di opporsi a questo mondo di omologazione e sorveglianza benthamiana:

Endgame, microcamere, il mio dito medio in questo bel frame
che si fotta questa black rain


Lo spirito critico e la rabbia del rapper di periferia, incarnata qui da Rancore e Claver Gold mentre Murubutu (come sempre) incornicia magistralmente la situazione scenica, liberano o almeno allontanano i nostri dai viluppi di fibra ottica che li immobilizza.

Rap mitologico-critico

Rancore, Claver Gold e Murubutu si rifanno ad un rap che non è direttamente critico come quello di artisti come Marracash (di Noi, loro, gli altri abbiamo parlato qui), ma la loro apparente astrazione è tutt’altro che acritica. Il mondo che emerge in Black rain, per quanto proiettato in un mondo distopico ed altro, ha chiari riferimenti alla società contemporanea. La dipendenza da social, il fatto che internet modelli e orienti le vite delle persone, dipendenti per vivere dai propri telefoni e dispositivi elettronici sono elementi prettamente contemporanei.
La dimensione di controllo che ne deriva, declinata chiaramente in senso non complottista, è una diretta conseguenza che questo brano estremizza ma non per questo è meno vera. Se per alcuni gusti la dimensione narrativa risulta pesante perché troppo astratta, la capacità lessicale e metrica di questi autori li rende fenomeni diversi tra loro ma peculiari nella scena rap. Black rain è una collaborazione di tutto rispetto, arricchita da una produzione hard-hop che sintetizza lo spirito e le intenzioni del testo.

Iscriviti alla nostra newsletter

Iscriviti per rimanere aggiornato su tutte le nuove uscite e per non perderti nemmeno un articolo dei nostri autori! Basta solo la tua mail!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Music Factory
La prima piattaforma di Project Management Musicale ti aspetta! Scopri di più