“Qui” e ora: il ritorno di Brida

Music Factory
La prima piattaforma di Project Management Musicale ti aspetta! Scopri di più

Brida è una che dice pane al pane e vino al vino, e che nel dubbio aggiunge pure un po’ di pepe qua e là per restituire sapore ad un ambiente musicale fin troppo rarefatto in pose e gusti anestetizzati dalla continua ripetizione di sé stesso.

Brida, invece, sembra ben decisa a fare le cose a modo suo, anche a costo di non essere (subito) capita: sì, perché basta un nuovo “play” su “Qui” per rendersi conto che la ragazza sia alla ricerca di un’estetica che sta pian piano cucendosi addosso lavorando a stretta spalla con un team di produttori giovani quanto consapevoli dei propri mezzi; il risultato, fin qui, è uno score di una manciata di brani che, se messi tra loro in relazione, rivelando un’evoluzione stilistica e autorale che trova nell’ultimo singolo di Brida la sua massima realizzazione – per ora: il disco d’esordio della cantautrice toscana, infatti, sembra davvero essere distante solo qualche mese.

Intanto, noi ci godiamo il tempo che Brida ci ha dedicato per rispondere a qualche domanda che servirà, a chi non la conosce, per far salire quella necessaria curiosità di scoprire il nuovo che vale che, oggi più che mai, pare essere l’unico antidoto a tutto questo rumorosissimo silenzio.

Ciao Beatrice, e benvenuta su Indielife! Senti, partiamo dalle cose semplici ed immediate: da dove deriva il tuo nome d’arte, Brida?

Ciao a voi amici di INDIELIFE! Brida deriva da Brigida,il mio secondo nome. Brigida era la nonna di mio padre, una donna forte e decisa ma come nome lo sentivo molto antico su di me cosi ho deciso di modificarlo un pò e da li è nato Brida, il mio alter-ego.

Ormai di gavetta alle spalle ne hai eccome: ci vuoi raccontare il momento più difficile che hai dovuto attraversare? E quello invece più gioioso?

Il mio momento difficile per eccellenza è stato quando fui costretta sei anni fa rinunciare all accademia di musica dove ero entrata a Londra per le troppe spese che non riuscivo più a sostenere. Quello più gioioso invece  è stato quest’estate quando per la prima volta  ho suonato dal vivo i miei brani e tutte le persone ballavano e cantavano con me, una sensazione stupenda.

Come si avvicina alla musica, Brida? Insomma, come nasce il tuo rapporto con le sette note?

Brida fin da bambina si è sempre fatta distinguere per la sua passione verso il canto, facevo concerti già a pochi anni fingendo che la spazzola per capelli fosse il mio microfono. Le mie amiche mi odiavano perché le obbligavo ad essere le ballerine del mio concerto (ovviamente io dovevo sempre essere la star) e cosi i miei si accorsero che forse non era solo un hobby passeggero cosi decisero di iscrivermi a un corso di canto.

Tra l’altro, hai già diversi singoli all’attivo fin qui, prima del tuo ritorno. Esiste, in qualche modo, un filo rosso capace di collegare fra loro tutte le composizioni? 

Direi senza dubbio il tocco Rnb che contiene ogni mio brano:quelle sono le  mie origini, quella è la wave che mi ha fatto avvicinare alla scrittura, allo sperimentare su cose mie.

Arriviamo a “Qui”, che ha tutto l’aspetto di una messa a nudo personale. Ci racconti come nasce il brano? Ricordi il momento in cui l’hai scritto?

Mi ricordo che il brano è nato da solo in pochi minuti. Avevo proprio bisogno di mettermi a nudo, di dirmi quelle cose, di ammetterle a me stessa. Ero seduta alla scrivania ho preso il primo foglio di carta che ho trovato e ho cominciato a scrivere tutto di un fiato, canticchiando la melodia e registrandola con le memo vocali del telefono.

Tra l’altro, si avverte nella scrittura di “Qui” uno slancio quasi personale, terapeutico. Cosa significa per te scrivere? E quando capisci che il brano che hai scritto è proprio quello giusto?

Per me scrivere è ossigeno, come il canto. Scrivo da sempre, ho un sacco di notebook dove raccolgo i miei pensieri. È una delle mie valvole di sfogo una terapia vera e propria:è il riconnettermi alla vera ME. Capisco che il brano che ho scritto è giusto quando avverto una vibrazione addosso nel momento esatto in cui lo scrivo e lo ascolto, perché significa che le cose che dico sono vere e fedeli a ciò che sono ed è questo che voglio che arrivi a chi mi ascolta:verità.

Senti, salutiamoci con un impegno per il 2022: facci una promessa che dovrai mantenere!

Vi prometto che non vi libererete cosi facilmente di me e che questo 2022 sarà pieno di colpi di scena e musica dal vivo. Grazie per questa chiacchierata!

Iscriviti alla nostra newsletter

Iscriviti per rimanere aggiornato su tutte le nuove uscite e per non perderti nemmeno un articolo dei nostri autori! Basta solo la tua mail!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Music Factory
La prima piattaforma di Project Management Musicale ti aspetta! Scopri di più