Serena Agosta, nata a Ragusa, cresciuta nell’arte. Da piccola studia chitarra, pianoforte e canto, oggi inizia un nuovo percorso artistico e di spettacolo, si chiama Sciara e ci racconta come e dove tutto ha avuto inizio.
Quale è stata l’intuizione che ha portato alla nascita del personaggio Sciara in termini artistici/poetici e d’immagine? Raccontaci qualche aneddoto sul concepimento del personaggio e cosa possiamo aspettarci in futuro da questo.
“Innanzitutto posso dirvi che Sciara non è un “personaggio” ma solo un aspetto di me. Nella vita quotidiana mi sono sempre sentita un po’ fuori dai canoni e sento, di non potermi esprimere a pieno poichè questo potrebbe risultare fastidiosamente imponente per qualcuno, cosi un giorno durante un’escursione sull’Etna percorrendo i deserti di Sciara ho capito che in realtà l’unico luogo in cui posso essere esattamente ciò che sono senza limitazioni è il palcoscenico.”
Ci sembra di capire che sei un’artista abbastanza istrionica e poliedrica, attitudine che immaginiamo ti caratterizzi anche nella vita privata. Come riesci a far conciliare le diverse personalità artistiche, quelle legate più alla canzone d’autore con quelle invece dedite allo spettacolo e alla performance?
“Più poliedrica che istrionica perchè infondo mi piace molto di più la verità, sopra e fuori dal palco, diciamo solo che sul palco mi posso permettere un pizzico di magia! Conciliare? Inizialmente non è stato affatto facile, in realtà è stato sufficiente essere spontanea e non cercare necessariamente una definizione di “categoria”. Io sono semplicemente tante cose ed i miei concerti racchiudono in se tutto questo.”
Quali sono i progetti futuri a cui stai lavorando? E quali i prossimi appuntamenti live?
“Successivamente al mio primo album “All’inverso” uscito nel 2019 ho scritto circa 20 brani dal 2020 ad oggi e desidero al più presto portarne alla luce almeno 3, inoltre sto lavorando ad un progetto live dedicato interamente ad un’artista americana che mi ha molto ispirata negli ultimi anni. A questo aggiungo che sto collaborando come autrice con alcuni artisti emergenti e che prossimamente andremo in scena con uno spettacolo in cui svelerò numerosi miei inediti.”
Con quale artista ti piacerebbe collaborare in futuro e quali collaborazioni invece hanno già impreziosito la tua carriera artistica?
“In questi 5 anni, lockdown incluso, ho collaborato con innumerevoli colleghi, di ogni provenienza, dalla musica pop, alla musica da camera o alla musica classica, produttori o aspiranti tali che mi hanno permesso di crescere esponenzialmente, potrei citarne alcuni più “famosi” ma non è la notorietà che mi ha arricchita, solo il talento, la competenza e l’aspetto umano. Se potessi scegliere con chi lavorare in Italia mi piacerebbe molto collaborare con Dardust per gli arrangiamenti più innovativi, Alex Britti per l’aspetto più puramente Blues e Dario Brunori per la scrittura.”
Un saluto personale agli amici di Indie Life. Lasciaci con una citazione tua o di un tuo riferimento musicale/letterario/artistico.
Ho iniziato questa carriera a 30 anni ma sapere: “Non si tratta necessariamente di arrivare alla notorietà. devi solo fare tutto quello che desideri con tutte le tue forze affinchè un domani tu possa dire a te stesso di aver fatto tutto ciò che era in tuo potere!”. E non avere rimpianti. Vi abbraccio, Sciara.”
Ringrazio Sciara per la splendida chiacchierata, augurandole il meglio della sua carriera artistica. La musica va rispettata, supportata e soprattutto ascoltata. Ciao!