“HEART” è il nuovo EP di HERA che descrive la sintesi di un pensiero in continua evoluzione, nato da un forte desiderio di comunicazione. È un cuore pulsante, aritmico che non ama seguire schemi regolari per cui oggi ha la forma sonora che trovate su tutte le piattaforme digitali, ma domani potrebbe sorprendervi e trasformarsi in altro.
Una premessa che lo rende libero e dinamico. In quest’ottica ogni singola traccia rappresenta una realtà a sé stante, completamente slegata dalle altre sia per la parte testuale che musicale. È un tributo alla forza prorompente della natura, attraverso la quale si raccontano storie di vita quotidiana scandite da suoni, parole e arrangiamenti che rappresentano a pieno i quattro elementi naturali.
Ciao Hera! “HEART” è il nuovo EP, disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale. Cosa ha ispirato il tuo nuovo disco?
Heart è un EP dedicato alla natura, difatti ogni traccia è legata ad uno dei quattro elementi naturali.
Un vero e proprio omaggio alla bellezza e meraviglia che ci circonda, un luogo dove trovo grande ispirazione, ma soprattutto che mi dona equilibrio nei momenti di “tempesta”.
In quanto tempo è maturato?
Ho iniziato a scrivere subito dopo l’uscita del mio primo Ep “Mandala”, parliamo dello scorso 27 maggio. La produzione completa di mixing e mastering è terminata con l’inizio del nuovo anno. Il tempo necessario per lasciare fluire le idee e dar loro la forma che desideravo.
Ci spieghi il perché del titolo “HEART”?
Durante una delle mie passeggiate liberatorie nella natura ho avuto un momento di grande ispirazione.
Giocando con la parola Heart, infatti, possiamo ottenere gli altri elementi fondamentali che ho utilizzato nella scrittura di questo lavoro, ossia Earth, Art e il mio nome d’arte Hera.
Chi è stata la prima persona a cui hai fatto sentire il tuo nuovo lavoro discografico?
Il mio gatto! Quando miagola all’ascolto di un brano, vuol dire che funziona davvero.
C’è qualche aneddoto curioso, accaduto durante le registrazioni del disco che vuoi raccontarci?
Certo, potrei scrivere un libro! Selezionerò il più “divertente”. Ho scritto un brano che parla della felicità, quella scaturita dalla consapevolezza che ogni giorno è un dono. Terminato il brano, mi metto in auto e bum ho avuto un piccolo incidente!Diciamo che è stata una bella prova, alla fine l’ho preso un po’ come un test, qualcuno ha voluto mettere alla prova la verità che racconto all’interno di Eudemonia quando dico “chiedersi cos’è la felicità, superare ogni limite, siamo la somma di piccole cose”.
C’è un concetto base, un filo che lega tutto il disco?
Lo stupore che scaturisce dalla meraviglia che ci circonda, in questo caso come dicevo all’inizio faccio riferimento alla natura.
Dal punto di vista musicale, invece, quali sonorità hai voluto abbracciare?
La mia ambientazione è quella del mondo elettro pop, mi piace tanto alla contaminazione per cui all’interno delle mie composizioni non manca mai un tocco vintage. Difatti amo utilizzare gli archi, chitarre acustiche e faccio una grande operazione di sound design al computer.
Qual è l’aspetto che più ti affascina nella fase di composizione di una canzone?
La libertà, mi piace l’idea di non seguire o inseguire standard, ma di lasciare spazio alla creatività!
Qual è il tuo motto o una frase che rappresenta la tua vita?
“Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Live! Tantissimi live con un set molto originale. Tenete d’occhio il mio sito www.herasinger.com