In un mondo dove la creatività può nascere anche nei recessi più profondi del sonno, il brano “La Mer” di dr.gam si presenta come un’opera unica, plasmata dalla fusione di un sogno e della realtà tangibile. Questo brano musicale offre un viaggio emotivo attraverso un deserto arido fino alle sponde di un vasto mare, incorniciato dalla voce rassicurante di una madre che guida il suo bambino verso l’ignoto.
Il nucleo di questa composizione ha le sue radici in un sogno: un deserto imponente, una madre amorevole e il suo piccolo che si avventurano verso l’infinito blu dell’oceano. È dall’apice di una duna che il bambino, con i suoi occhi pieni di meraviglia e timore, si trova di fronte a un panorama sconosciuto e maestoso: il mare. L’immensità di quest’acqua lo avvolge, suscitando un misto di emozioni tra incanto e paura, una sensazione di insignificanza e allo stesso tempo di meraviglia di fronte alla vastità dell’elemento liquido.
Nel sogno, la colonna sonora che accompagna questo momento epico è in francese, ripetendo le parole rassicuranti della madre che invita il figlio a non temere il mare: “N’aiez pas peur de la mer.” Questa frase diventa un mantra, un richiamo di coraggio e fiducia che permea il cuore del bambino e lo spinge ad affrontare l’ignoto con determinazione.
Tuttavia, il sogno è solo l’inizio. La mente creativa dell’artista ha preso questo nucleo di emozioni e ha plasmato attorno ad esso un brano musicale che cattura la bellezza, la complessità e la profondità di questa esperienza onirica. È qui che entra in gioco Kelly Joyce, contribuendo a dar forma e sostanza a questa visione.
Le note di “La Mer” ci trasportano attraverso le onde sonore, immergendoci nelle emozioni contrastanti del bambino: la paura e l’ammirazione, la vulnerabilità e la forza interiore. La melodia si avvolge intorno a noi come le onde che accarezzano la riva, trasportandoci in un viaggio che è sia fisico che emotivo.
dr.gam, è un piacere averti qui per parlare del tuo singolo “La Mer”. Cominciamo dal principio: come è nata l’idea di questo brano?
La Mer è un altro brano arrivato in sogno, ma a differenza del brano “Kilimangairo” in questo caso il sogno era una storia completa che è stata poi riportata nel videoclip. La storia aveva come colonna sonora un ritornello che ripeteva “N’ayez pas peur de la mer”.
Puoi raccontarci di più su questo sogno e su come si è sviluppato?
Il sogno parla della fuga dalla guerra di una madre con suo figlio attraverso il deserto. Sull’ultima duna, lui si impaurisce davanti ad una distesa d’acqua così grande mai vista fino ad allora….lei cerca di tranquillizzarlo con le parole “N’ayez pas peur de la mer” (Non aver paura del mare). Ma la cosa migliore è guardare il video clip il quale è l’esatta e completa riproduzione di tutto il sogno.
È interessante come il sogno abbia influenzato la composizione del brano. Puoi spiegarci come il resto del testo è stato sviluppato?
Quella notte mi alzai e con il ritornello in testa stesi tutta la parte armonica e melodica. Dopo qualche tempo proposi la bozza a Kelly Joyce la quale ne fu colpita e scrisse il testo.
Il videoclip di “La Mer” è la riproduzione fedele del tuo sogno. Puoi dirci di più sulla decisione di realizzare il video in questo modo?
Quando il brano fu pronto lo proposi a Luca Arduini il quale fu d’accordo con me che un video in animazione era il miglior modo per riprodurre la storia. Coinvolse Serena Paglino, la quale realizzò gran parte del video, e sotto la sua direzione e l’aiuto degli alunni dell’Istituto Cine Tv Roberto Rossellini di Roma il video venne alla luce.
Infine, c’è qualcosa che vorresti comunicare ai tuoi fan e a coloro che ti seguono, riguardo ai tuoi prossimi passi e progetti futuri?
Il 2024 sarà un anno costellato di pubblicazioni e speriamo anche di concerti