Vertigini: il nuovo singolo di Samuele Cara.

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“Abbiamo perso le parole, le abbiamo ritrovate dopo un sorso di liquore”. Questo è l’inizio del nuovo singolo di Samuele Cara dal titolo “Vertigini”. Una ballata romantica e dalle note soft che trasmette il desiderio di superare la paura delle vertigini appunto, quelle sensazioni che in una storia d’amore si possono incontrare, per approfondire, guardarci dentro e comprendere le potenzialità nascoste. Ci posti questa domanda, com’è ritrovare le parole in un bicchiere di liquore? L’abbiamo chiesto proprio a Samuele.

Hai iniziato ad appassionarti alla musica a 13 anni. Da cosa nasce questo interesse?

Quando avevo 13/14 anni, avevo iniziato a fare la cover di Rino Gaetano perché sono un suo grande fan. Ho provato ad imitarlo e da lì è iniziato il mio amore per la musica. Sono stato anche al Verano a vederlo e ho avuto il piacere di suonare con la sorella, Anna Gaetano.

Ho trovato il testo molto profondo e intenso, tipico della canzone d’autore. Ci sono degli artisti da cui prendi spunto prima di buttar giù un testo?

Normalmente ascoltiamo sempre troppa musica e involontariamente lo spunto lo prendiamo ovunque. Questo brano non l’ho scritto tutto io, ma mi hanno aiutato anche Eros Pancrazi e Molla.

Ad un certo punto della canzone canti: “E soffro ancora di vertigini se guardo fuori dalla finestra, però sei tu quella che mi fa girar la testa”. E’ proprio qui che ascoltiamo per la prima volta la parola vertigini, nonché titolo del tuo nuovo singolo. Che cosa intendi per vertigini? Cosa sono per te in questo caso?

Non voglio dare un senso e un’interpretazione al brano, preferisco solitamente che la persona che ascolta ne dia uno proprio, altrimenti svanisce quella fantasia che fa bene alla canzone.

E’ una ballata molto romantica che trasmette la voglia e la determinazione di andare oltre, oltre qualsiasi tipo di problema che nella vita possiamo affrontare e incontrare, ma soprattutto quei problemi in cui le coppie possono imbattersi. Ad un certo punto, infatti, dici proprio: “Se l’amore ci frega, ci scombussola i piani, se c’è un muro davanti, se saremo distanti, tu grida ancora più forte”. L’ispirazione per questo brano da dove deriva?

E’ un brano che ha basi molto vecchie, di quasi un annetto. Il testo inizialmente era molto diverso e aveva anche un altro titolo, volevo scrivere un brano un po’ più sociale. Successivamente grazie ad Eros, che aveva anche lui un’idea di testo, lo abbiamo iniziato a cambiare. E’ un singolo che è nato in vari step, non in un momento esatto. Ci sono all’interno vari momenti e varie emozioni di giornate diverse. Un periodo preciso non ce l’ha e né tanto meno una storia.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto registrando un EP di 5 pezzi che farò uscire entro gennaio. Con la ripresa dei live ricomincerò anche con qualche concertino.

Lasciamoci con un augurio!

Mi auguro che la prossima intervista me la farai in una situazione più importante, dove gli stream saranno maggiori (sorride). A tutti faccio l’augurio di stare bene.

Ascolta il brano su Spotify: https://open.spotify.com/album/3yut8LzHpjZpGOBXsargsM?si=4vKBCjJEQM-l33TfRzH3Kw

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