Ama il lupo è un progetto fresco, che sembra avere tutte le carte in regola per far sentire ancora a lungo i suoi ululati alla scena italiana. Per scendere più in profondità sulle ambizioni e le radici dell’artista, gli abbiamo fatto qualche domanda: leggere quest’intervista è altamente consigliato prima e dopo essersi tuffati in “Frigo”, il secondo singolo di Ama il lupo.
Partiamo dal progetto “Animali urbani”, quello che porti avanti parallelamente a quello di AMA IL LUPO, come mai hai deciso di sdoppiarti?
In “Animali Urbani” subisco piacevolmente l’influenza degli arrangiamenti di Marco Cucciniello che cura tutte le produzioni del progetto. Viene fuori un sound-wave che mixa l’elettronica alla nostra anima puramente rock.
Con Ama il Lupo sono io da solo, i miei pochi accordi e i quaderni pieni di parole.
Se dovessi descrivere con due colori diversi i due progetti, quali sceglieresti e perché?
Per “Animali Urbani” sceglierei il rosso della Rivolta. Sono canzoni spesso arrabbiate, come chi non riesce a non dire ciò che pensa. Per Ama il lupo vedrei bene il blu del mare, così uniforme e profondo allo stesso tempo.
Nei testi delle tue canzoni si sente forte un’anima cantautorale, quali sono le tue influenze musicali?
La prima penna che ricordo da bambino è quella di Edoardo Bennato. Poi da adolescente mi sono innamorato del rock dei Doors e degli Afterhours. L’ultimo genere che mi ha fatto perdere la testa è quello della scena italiana hip-hop anni 90 di Neffa e DjGruff.
“Spaceboy” è il tuo primo singolo con questo progetto e parla del rapporto con tuo figlio, infatti nel video lo vediamo protagonista. Come fai a spiegargli che lavoro fai?
In “Spaceboy” mio figlio Jordi è il protagonista del videoclip e anche la seconda voce del brano. Più che essere un pezzo sul nostro rapporto, l’ho utilizzato per ricordare le sensazioni di quell’età. La cosa che ho sempre cercato di fare con lui è renderlo partecipe delle mie idee e delle mie scelte. So di non essere un padre tipico, ma spero di insegnargli ad avere una mente quanto più flessibile.
Che ruolo pensi abbia la musica nell’educazione dei bambini? Se ne parla poco nelle scuole?
Di sicuro dovrebbe essere molto più presente. Bisognerebbe stimolare alla creazione musicale oltre che allo studio della musica. Da sempre la musica ha un ruolo sociologico e soprattutto sulle generazioni giovani, e a mio parere in questo c’è bisogno di tornare a rafforzare l’aspetto live, quello che muove più emozioni.
Veniamo ora al nuovo brano, si chiama “Frigo” ed è adatto alla stagione che sta per arrivare, venendo ad un significato più profondo, si percepisce un senso di abbandono, di smarrimento. Come è nata questa canzone?
In “Frigo” ci sono le sensazioni che hai citato, c’è la presunzione di poter essere protagonista della scena e non solo una comparsa. Il brano nasce nel momento in cui realizzi e ammetti queste sensazioni.
Concludiamo con la top 3 dei brani che AMA IL LUPO ascolta in macchina per rilassarsi durante un viaggio..
Primo posto: Neffa, “Lo spirito della dopa”; secondo per Bon Hiver, “Holocene”; terzo invece Royksopp, con “Eple”.