Fogli d’ombra è il progetto d’esordio di Anna Utopia Giordano
La musica ha l’enorme pregio di essere polivalente: può fare da sottofondo alla realt. esserne protagonista e dominarla o accompagnare le altre arti.
Anna Utopia Giordano ha scelto di sfruttarne la malleabilità unendo la musica ai propri testi poetici. Fogli d’ombra è un progetto composto da tre frammenti musicali parlati, eterei e surreali, in collaborazione con altrettanti musicisti.
Un Ep onirico tra musica e parole
Giuseppe Fiori ha collaborato in 14 e 15, Leonardo Barilaro ha costruito la struttura sonora di Pattern, Un Artista Minimalista in Entelechia (o sul senso del dovere).
I tre brani hanno in comune la complessità, lo sperimentalismo e la tensione verso l’avanguardia.
La trama dei frammenti è nebbiosa, ma lo scopo di Fogli d’ombra non sembra essere la trasmissione di un racconto, di una narrazione definita. In accordo con la natura poetica dei testi della Giordano, l’ascoltatore sembra essere invitato a seguire il flusso di pensieri ed emotivo proposto dai tre brani/testi.
Fogli d’ombra appare essere un progetto improntato all’immaginazione e all’associazione di pensieri e figure evocate dalle sue parole. Per farlo, l’autrice si appoggia ad un’intelaiatura che unisce poesia e sceneggiatura mescolando figure retoriche e rappresentazioni di situazioni. Su questo telaio quasi teatrale si inseriscono le frasi e i brandelli di poesia, che accostano lirismo e riferimenti ai classici filosofici e letterari, ma anche spunti di attualità e rimandi scientifici.
L’esordio di Anna Utopia Giordano è un trittico a tinte fosche, sensuale e misterioso, ma c’è anche una certa perentorietà nel modo in cui le parole, stentoree, si stagliano sul tappeto sonoro tessuto dai tre musicisti che accompagnano la poetessa/attrice.
Emergono ricordi, angosce, paure, forse addirittura reminescenze biografiche. Questo Ep è un bellissimo mistero, da ascoltare se si è in cerca di domande senza risposte, riguardo il mondo e forse anche riguardo sé stessi.