DUE CUORI ED UNA RISERVA SECONDA PARTE

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La voce gli tremava, sperava o per meglio dire pregava con tutto se stesso,

che di li a pochi secondi si sarebbe svegliato ancora sul divano, avrebbe bevuto un sorso d’acqua e dimenticato questo brutto sogno.

Non accadde nulla di tutto ciò, quella era la cruda realtà, si destò immediatamente,

si vestì in tutta fretta e partì subito per l’ospedale sperando di trovare i suoi genitori vivi e con qualche escoriazione, avrebbe accettato anche qualche frattura, ma vivi.

Nel parcheggio dell’ospedale trovò l’autoambulanza e la macchina della polizia stradale, le luci blu ancora giravano accese. Entrò nel pronto soccorso, si presentò ad un’infermiera e chiese informazioni sulla salute dei suoi genitori.

Un poliziotto sentendo il suo nome lo prese sotto braccio e lo portò fuori per aggiornarlo sulla triste situazione.

“ ragazzo i tuoi genitori hanno avuto un brutto incidente,

automobilista ubriaco ha attraversato la corsia contromano andando a sbattere frontalmente contro l’auto guidata da tuo padre, l’impatto è stato violentissimo”.

Ancora non poteva crederci, impaurito e preoccupato chiese al poliziotto:

“ i miei genitori come stanno ora?

L’infermiera che intanto li aveva raggiunti per informarlo sulla situazione medica intervenì:

“ devi essere forte ragazzo, la tua mamma non ce l’ha fatta è morta mentre la trasportavano,

tuo padre è in coma, ha un grave trauma celebrale e varie fratture in tutto il corpo”.

Si sentì svenire,venne raccolto da poliziotto e dall’infermiera. Lo misero a sedere e gli portarono un bicchiere d’acqua e zucchero.

Con la testa tra le mani scoppiò in un pianto che durò una decina di minuti,

al suo fianco il poliziotto gli accarezzava la schiena cercando di fargli forza.

Chiese se poteva vedere il padre, ma le condizioni precarie non consentirono all’infermiera di accontentare la richiesta, restava sotto osservazione e non sapevano se avrebbe passato la notte.

Andrea ringraziò e scortato dalla polizia ritornò a casa, sarebbe tornato il giorno dopo a trovare il padre.

Dopo una notte agitata e priva di sonno, la mattina presto uscì subito e si avviò verso l’ospedale,

entrò nel pronto soccorso e questa volta ad accoglierlo trovò un medico:

“ lei è il signor Andrea?”

“ si sono io dottore,come sta mio padre?”

“ mi dispiace essere proprio io a darle questa brutta notizia,ma suo padre non ha superato la notte,

il trauma cranico riscontrato era troppo forte, abbiamo cercato durante la notte di intervenire chirurgicamente ma è stato inutile, il sangue aveva ormai intaccato troppe cellule nervose, mi dispiace ragazzo”

Si accasciò sulla sedia,privo di forze,sentiva che stava per svenire ma si fece forza,

il medico si sedette affianco a lui e ricominciò a parlare, ma non capì bene quello che stava dicendo:

“ mi scusi non ho capito bene dottore,può ripetermi la richiesta”

“ dicevo che mi scuso se la importuno in un momento così tragico per lei,

ma volevo chiedergli se era d’accordo a donare gli organi di suo padre”

Rispose subito di sì, senza pensarci due volte,

per tutta la vita aveva sentito il padre parlare di questo argomento,

il suo carattere generoso lo spingeva ad aiutare sempre chi era stato meno fortunato di lui ed anche questa volta sarebbe stato contento di farlo.

“ si dottore, acconsento a donare gli organi di mio padre, lui avrebbe voluto così”

“ ok, allora vado a prendere i fogli da firmare”

“ un ultima cortesia dottore, vorrei che sia io che mio padre restassimo anonimi, non voglio farmi inutile pubblicità,

mio padre non amava apparire quando aiutava le persone ed io sono del suo stesso parere”

“ ma certo si figuri, lei è una gran brava persona e sono sicuro che lo è stato anche suo padre, mi dispiace ancora”

Si allontanò e Andrea rimase per alcuni minuti da solo seduto su quella sedia,

ancora non ci credeva, dopo aver perso il nonno l’anno prima,

ora la vita gli aveva portato via anche i genitori lasciandolo solo all’età di 25 anni.

Il medico tornò con i fogli che lui firmò in fretta, voleva andarsene da quel posto che gli metteva ancora più tristezza.

“ grazie e ancora condoglianze”

Rispose il medico mentre si allontanata dal pronto soccorso,

si mise in macchina e andò verso l’ufficio delle pompe funebri vicino casa per il triste compito di organizzare il funerale dei suoi genitori.

Fu un funerale semplice, così come lo avrebbero voluto i suoi genitori,

la chiesa gremita di parenti e amici ascoltavano il prete ancora increduli, Andrea immerso nei suoi pensieri,

fissava le due bare davanti a sé dal suo posto. Tanti erano i pensieri che gli attraversavano nella testa,

una vita intera stava percorrendo nella sua mente fin dove i ricordi gli permettevano di tornare indietro col tempo.

Passò un anno da quel bruttissimo pomeriggio ed il nostro Andrea ormai rimasto da solo,

continuò a vivere nella casa dei genitori, si era trovato un lavoro per mantenersi. Aveva preso il posto del padre, la ditta che un tempo aveva assunto Stefano visto la situazione, su richiesta di Andrea, decise di assumere il ragazzo.

Venne così l’estate ed il nostro amico passava il suo tempo libero con gli amici a divertirsi.

In un pomeriggio di metà giugno, mentre Andrea stava passeggiando vicino al Colosseo venne avvicinato da unna bellissima ragazza americana che chiedeva informazioni:

“ mi scusi, sa dirmi dov’è via S. Sebastiano?”

Andrea togliendosi le cuffie dalll’mp3 si fece ripetere la domanda, fortunatamente sapeva parlare l’inglese e conosceva la via richiesta:

“ certo sta qui vicino, se vuoi posso accompagnarti, cercavi qualcosa in particolare in quella via?”

Andrea sapeva che li c’era la scuola per studenti americani ed era quasi sicuro che la meta della ragazza era proprio quella scuola,

l’inglese da lei parlato era proprio quello sporcato, tipico degli americani.

“ si sto cercando l’American School so che la loro sede si trova in quella via”

“ si la conosco ci sonno passato davanti tante volte, ti ci posso accompagnare senza problemi”

“ grazie sei molto gentile, mi chiamo Jasmine”

Le rispose mentre le tendeva la mano per presentarsi.

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