Il Geometra ritorna con il singolo “Per tutte le madri”

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Il Geometra sono una band umbra, composta da Jacopo Magrini, Lorenzo Venanzi e Francesco Bitocchi. Tornano sulle scene della musica it-pop con un singolo dal titolo “Per tutte le madri”. Si tratta di un brano che lascia riflettere su quanto incondizionato possa essere l’amore di una madre, aldilà delle circostanze.

Ne abbiamo parlato con la band Il Geometra.

Il vostro nuovo singolo si intitola “Per tutte le madri” e pare che la tematica sia piuttosto chiara. Come mai la scelta di rendere questo brano come una dedica?

Voleva essere un omaggio al “ventre materno” più che alla “madre” in quanto tale. La connessione che lega ogni figlio – che dopo tutto si sviluppa come propaggine del corpo femminile – al ventre di una donna è inscindibile e questo ci sembrava molto affascinante, soprattutto per quanto riguarda le madri di quei figli che il mondo disprezza.

“Per tutte le madri” è un brano dai suoni acustici e dal timbro caldo. È una scelta legata al tema trattato, piuttosto delicato?

Sì, la scelta del nostro produttore storico, Francesco D’Oronzo, è stata quella di usare pochissimi ingredienti. Lui usa sempre la metafora del “frigorifero pieno”, che quando lo apri, poi, non sai mai cosa mangiare. Per questo preferisce selezionare tre o quattro “ingredienti” al massimo e con quelli impostare il lavoro (o cucinare).

Il brano è di stampo cantautorale, quali sono le vostre influenze musicali?

Sicuramente il cantautorato degli anni ’70, ma più in generale siamo dei feticisti della canzone italiana. Oltre ai soliti grandi nomi, amiamo profondamente Ron, Umberto Tozzi, Grazia Di Michele, Goran Kuzminac (che possa riposare in pace), Alberto Fortis, Gianni Togni…Musicisti enormi. Eterna fonte di ispirazione.

Cantare l’amore di una madre ha richiesto uno sforzo di immedesimazione?

È stato molto naturale in realtà. Ho cercato di sentire il dolore – un dolore tragicamente specifico – come meglio potevo. Molto più complicato è stato far ascoltare la canzone a mia madre, perché il nostro non è un rapporto che contempla parole come “dolce figlio mio”, ma questa è un’altra storia.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Essere felici (e fare uscire un nuovo disco).

Grazie.

Leggi anche l’intervista ad Andrea Di Donna!

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