Prune Nourry e le sue opere tra bioetica ed evoluzione

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Degenerazioni nell’applicazione dei progressi scientifici

Prune Nourry è un’artista francese che affronta temi bioetici, antropologici ed evolutivi attraverso sculture, installazioni, video, performance e fotografie.

Si è focalizzata sulla questione dell’aborto selettivo in base alla preferenza di genere in un trittico di progetti legati all’Asia, continente in cui questa pratica molto diffusa ha portato ad un grave squilibrio tra i sessi. Infatti, in numerose popolazioni, le bambine venivano, e talvolta vengono tutt’ora, ‘scartate’ a favore dei maschi.

Questo problema riguarda principalmente l’India e la Cina poiché il totale dei loro abitanti costituisce un terzo di quelli mondiali.

Holy Daughters

In India, Prune ha scelto una divinità locale, la mucca sacra Gau Mata, venerata come simbolo di maternità e fertilità per il latte, e l’ha antropomorfizzata con le fattezze di una bambina creando una Holy Daughter o figlia sacra.
In questo modo ha denunciato come la mucca, considerata madre e nutrice dell’umanità, rivesta nella società indiana un ruolo più importante delle future madri umane che vengono invece viste come fardelli indesiderati.

© Prune Nourry, Squatting Holy Daughter, 2010, Bronze, yeux en verre, 84 x 35.5 x 56 cm, ADAGP _ crédit photo Hans Fonk

Holy River performance

Nel 2011, anno del censimento degli abitanti di Calcutta, l’artista si aspettava di notare un miglioramento nel disequilibrio tra il numero di uomini e quello delle donne della città, mentre è stato registrato il peggior risultato dagli anni ’70.
Prune si è quindi recata sul luogo e ha commissionato una gigantesca Holy daughter a maestranze locali affinché la realizzassero seguendo i loro tipici codici visivi rendendo così il messaggio dell’opera più potente.
Nella performance Holy River, questa monumentale scultura realizzata con argilla proveniente dal Gange ha sfilato per le strade della città durante una processione religiosa che è culminata con la sua immersione proprio nelle acque del fiume sacro.

© Prune Nourry, Production de la sculpture Holy River, Kumartuli Potter’s District, Kolkata, India, Août 2011, ADAGP _ photo Prune Nourry Studio

Terracotta Daughters

L’artista voleva ripetere quest’esperienza anche in Cina ma ovviamente non poteva mantenere le caratteristiche estetiche e simboliche legate alla cultura indiana; perciò, si è appropriata di un emblema propriamente cinese come l’esercito di terracotta della dinastia Qin.

Sono nate così le Terracotta Daughters, degli ibridi tra i guerrieri del III secolo a.C. e otto bambine di un orfanatrofio. Aiutata da artigiani specializzati, Prune ha realizzato un’armata di centootto elementi a grandezza naturale e, dopo averli esposti in tutto il mondo, nel 2015 li ha interrati in un luogo ignoto della Cina. In tal modo ha creato un sito archeologico contemporaneo che verrà riaperto solo nel 2030, anno identificato dagli studiosi come il culmine dello squilibrio tra il numero di uomini e di donne presenti nel Paese.

© Prune Nourry, Terracotta Daughters, Exposition individuelle au Museo Diego Rivera Anahuacalli, Mexico City, Novembre 2014, ADAGP _ photo Prune Nourry Studio

Sebbene tutti questi progetti affrontino il problema della disparità tra i sessi, il principale scopo e filo conduttore dei lavori dell’artista è sottolineare quanto i metodi selettivi del genere umano non rispecchino più l’originaria missione di controllo della salute dei nascituri, ma siano piuttosto diventati strumenti di scelta di tipo eugenetico.

La selezione, quella naturale, è sempre esistita però avveniva dopo la nascita e non prima.

Prune ha quindi scelto di utilizzare gli strumenti e i simboli di questa selezione prenatale in numerose opere: dalle beute e provette dei laboratori per la fecondazione assistita nella serie In Vitro, alle liste con le informazioni sui donatori di seme in Spermbar.

© Prune Nourry, Performance Sperm Bar, Fifth Avenue, New York, Septembre 2011, ADAGP _ photo Prune Nourry Studio

È così riuscita a far arrivare in tutto il mondo il suo messaggio di denuncia verso quello che lei stessa definisce “enfant à la carte“, ossia un bambino ‘progettato’ nei minimi dettagli scegliendo le sue caratteristiche come su un menù.

Nei secoli la scienza ha compiuto importanti progressi in campo medico; la possibilità di previsione delle peculiarità dei nascituri è uno di questi o una degenerazione in direzione superomistica?

A voi la scelta

Link utili: sito web di Prune Nourry
Profilo Instagram dell’artista
Canale Vimeo dell’artista

English version: Prune Nourry’s Artworks About Bioethics and Evolution

Se siete interessati ecco qui l’articolo sulla recente mostra di Prune Nourry alle Galerie Templon

Photo credit immagine di copertina: © Prune Nourry, Terracotta Daughter #3 Huiyun, 2013, Sculpture, Terre cuite,155 x 55 x 35 cm, ADAGP _ photo Zachary Bako

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