Alla scoperta di Alessandro Furlan

Music Factory
La prima piattaforma di Project Management Musicale ti aspetta! Scopri di più

Furlan è un progetto emergente, che merita di essere scoperto: per questo, in occasione della release del suo nuovo singolo, Non capirai, abbiamo deciso di fare qualche domanda all’artista. Qui di seguito, il nostro piccolo simposio personale.

Ciao Furlan! Iniziamo parlando del tuo percorso musicale: com’è nato tutto? 

Da piccolo ero molto vivace, colpa della musica. Il letto dei miei era un palco e io ci saltavo su e giù come fossi a San Siro. Suono la chitarra da quando ho 6 anni ma ho dovuto iniziare con la classica, calmando il mio animo rock. La curiosità mi ha portato ad imparare altri strumenti ma questo non è bastato, ho iniziato a scrivere e a cantare per potermi esprimere completamente.

“Non capirai” è l’ultimo singolo di Furlan, ti andrebbe di spiegarci la nascita del brano?

È l’ultima settimana di Novembre. Nei memo vocali dell’iPhone trovo una vecchia registrazione fatta con la loop station, inizia con un riff di chitarra elettrica. La ascolto a ripetizione per giorni ma melodie e testi sono solo tentativi da buttare. Ricordo ancora quella sera l’ennesimo messaggio impulsivo della ragazza con cui mi sentivo. Penso che non cambierà mai. Lo scrivo in una nota del telefono, non le rispondo. Nascono pre-ritornello e ritornello.

alessandro furlan indielife.it

Quale aspetto dell’essere artista ti affascina maggiormente? La scrittura, la composizione, i live, ecc?

Scrivere le sensazioni che vivo e percepisco, produrle e poi suonarle live sono le situazioni più coinvolgenti dell’essere artista. Il lato compositivo, probabilmente, è quello che sviluppo da più tempo quindi con questo ho molta confidenza. La cosa che più mi affascina, però, è sapere che da esperienze o riflessioni posso far nascere delle canzoni.

Quali sono gli artisti che ti hanno ispirato durante la tua formazione artistica?

Tra i tanti artisti che ascolto e che apprezzo ce ne sono alcuni in particolare che mi hanno fatto crescere nel mio percorso musicale: Cremonini per la sua scrittura poetica, i Negrita per il groove, gli Imagine Dragons e i Twenty One Pilots per le sonorità. 

Ultima domanda prima di salutarci: dedica ai nostri lettori una canzone che ti sta particolarmente a cuore.

Hotel California, un capolavoro da non dimenticare. Il suo suono magico ti trascina in un viaggio nostalgico.

Iscriviti alla nostra newsletter

Iscriviti per rimanere aggiornato su tutte le nuove uscite e per non perderti nemmeno un articolo dei nostri autori! Basta solo la tua mail!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Music Factory
La prima piattaforma di Project Management Musicale ti aspetta! Scopri di più