In questa intervista avremo l’opportunità di conoscere Ruben Coco, le ispirazioni dietro il suo nuovo EP “Nel frattempo” e il suo affascinante viaggio nella musica indipendente. Scopriremo i dettagli di questo emozionante progetto e gli elementi che rendono la sua musica così speciale.
Qual è stata l’ispirazione iniziale che ti ha spinto a creare l’EP “Nel frattempo”?
Avevo un po’ abbandonato l’idea di “fare il cantautore” preferendo quella di rimanere dietro le quinte come autore ma ogni volta che scrivevo una canzone mi veniva fatta sempre la stessa osservazione: “Ruben questa può essere solo tua”. Per un autore potrebbe essere un punto di demerito ma per me è stata la scintilla che quel giorno mi fece varcare le porte dello studio di Etrusko per fargli ascoltare i miei provini. Quella è stata la scintilla iniziale
Come hai scelto i produttori Etrusko e Phonez per collaborare su questo progetto?
Li ho scelti prima di tutto per la loro coerenza e sincerità ed in secondo luogo per le loro produzioni che, nel tempo avevo avuto modo di ascoltare ed apprezzare. Con Etrusko e Phonez ci conoscevamo già ma iniziare a lavorare con loro mi ha fatto conoscere meglio il loro mondo e penso che loro abbiano conosciuto il mio.
C’è una canzone in particolare dell’EP che tiene particolarmente a cuore? Perché?
Nel frattempo, oltre ad essere il titolo del Ep è anche il titolo del mio pezzo preferito.
“Nel frattempo” è quel lasso di tempo che passa tra una scelta sbagliata ed una giusta (sempre se possano definirsi tali), tra un errore commesso e la sua soluzione, tra un amore iniziato ed uno finito. Il tutto immerso nella realtà provinciale che, molti di noi, hanno vissuto, vivono e vivranno. È il mio preferito perché, più degli altri, parla di me.
Come descriveresti il “fil rouge sonoro” che collega tutte le tracce dell’EP?
Il progetto è nato quasi in tempo reale. Anche se i brani appartengono a periodi diversi della mia vita, sono stati registrati e prodotti nell’arco di pochi mesi. Forse è proprio questo il motivo che li lega in modo così armonicamente omogeneo.
Nonostante la diversità di alcuni brani (che abbiamo voluto rispettare) il sound è di pieno stampo Etrusko/Phonez, un mix elettroacustico tra il vintage e l’elettronico.
Qual è il messaggio o l’emozione principale che speravi di trasmettere agli ascoltatori attraverso l’EP?
Volevo catapultarli (e spero di esserci riuscito) negli eventi del mio passato e di come l’ho vissuto, sperando di essere riuscito ad esprimere un senso comune e condivisibile. Da qualche telefonata e messaggio ricevuti, ora sono certo di esserci riuscito.
Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato durante la creazione di “Nel frattempo”?
Lo scoglio più difficile è stato proprio scrivere le canzoni. Non è stato facile mettersi al piano e scavare quanto più possibile dentro. Indecisioni, dubbi, perplessità ed altri molti ostacoli sono stati spazzati via dai primi provini e da come prendeva forma la mia vita passata attraverso le tracce del disco.
Come ti senti ora che l’EP è stato pubblicato? Quali sono le tue aspettative?
Ho azzerato le aspettative, pur non smettendo di sognare. Spero solo che possa lasciare un segno, se pur piccolo.
Cosa possiamo aspettarci da te in futuro? Hai altri progetti musicali in cantiere?
Vorrei farvi ascoltare dal vivo tutte queste belle cose e vedere sulle vostre labbra le mie parole (che poi sono anche un po’ le vostre)