“Semaforo Rosso”: il caleidoscopio emotivo di Tommaso Cesana

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“Semaforo Rosso” di Tommaso Cesana è una traccia musicale che si distingue per la sua abile fusione di malinconia e sfumature di pop moderno. Il brano riesce a mantenere la sua essenza, narrando una storia d’amore complessa ma non eccessivamente intricata. Nonostante le difficoltà presenti nel percorso romantico, la canzone si lascia andare ai sentimenti, creando un’esperienza emotiva appagante.
Il videoclip diretto con maestria da Danielle Candosin DCV Studio, è ambientato nell’incantevole cornice dell’altopiano di Asiago, caratterizzato dalle prime nevicate invernali. Questo contrasto tra la tranquillità del paesaggio innevato e il ritmo più vivace della canzone aggiunge un elemento visivo intrigante, suggerendo che anche nell’apparente bianco della neve può emergere un tocco di colore.

Ciao Tommaso, benvenuto su Indie Life. Cominciamo con il tuo ultimo singolo, “Semaforo rosso”. Puoi raccontarci di più sulla canzone e su come è nato il videoclip girato nell’altopiano di Asiago?
“Semaforo rosso” è stato scritto verso settembre, e il punto centrale della canzone è una frase in particolare “il tuo più che un cuore sembra un semaforo rosso”, una metafora che poi ha fatto nascere tutto il paragone con una macchina. Per il videoclip abbiamo scelto Asiago come location, perché è un paese a me molto caro, essendoci praticamente cresciuto, e volevamo un po’ far risaltare il freddo dell inverno con i toni più caldi della canzone.

Hai iniziato a fare musica molto giovane, scrivendo i primi testi a soli 12 anni. Come è iniziata la tua passione per la musica e quali sono state le tue influenze iniziali?
La mia passione per la musica c’è sempre stata, non saprei dire da dove è nata, so solo che c’è sempre stata. Poi con il tempo e cresciuta fino a diventare quello che è ora per me.

A soli 14 anni hai iniziato a produrre i primi arrangiamenti per i tuoi pezzi. Come è stato il tuo percorso nella produzione musicale e come hai affrontato la transizione dall’inglese all’italiano nei tuoi brani?
Come ho spesso detto, ho iniziato a scrivere in inglese, perché in quel momento sentivo che per esprimermi era più vicino a quello che sentivo. Poi su consiglio di chi mi stava attorno ho iniziato a scrivere in italiano, continuando ad arrangiare i miei brani.

A 16 anni sei stato invitato da Radio Company per cantare davanti a 70.000 persone a Padova. Come hai vissuto quell’esperienza e come ha influenzato il tuo percorso musicale?
Per un ragazzo di 15/16 anni, cantare davanti a così tante persone non ti sembra nemmeno vero, e non ti rendi conto fino a quando sei più grande di quello che da solo sei riuscito ad ottenere, soprattutto cantare a Padova, la mia città.

Hai poi partecipato ad Amici 21, nella squadra di Lorella Cuccarini. Come è stata l’esperienza nel talent show e come ha influenzato la tua carriera?
Non ha soltanto influenzato la mia carriera, mi ha fatto crescere molto come persona, avendo appena compiuto 18 anni, mi sembra di aver vissuto due vite in pochi mesi di programma.

Puoi condividere qualcosa sui tuoi prossimi progetti musicali e sulle tue ispirazioni attuali?
Il mio obiettivo è continuare a scrivere e pubblicare le mie canzoni, grazie al supporto di chi mi sta accanto .

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