L’uomo ragno – Alessio Gaviano
La recensione di un nuovo artista arrivato alla nostra redazione tramite la piattaforma GROOVER, i nostri feedback e le nostre impressioni sugli artisti emergenti presi dalla scena indipendente mondiale. Oggi parliamo del brano di Alessio Gaviano Uomo Ragno.
L’uomo ragno è un pezzo chill, da ascoltare al tramonto senza pensieri, una ballad romantica con un testo dolce. Un amore finito che diventa musica.
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Opinioni
Alessio Gaviano in “Uomo Ragno” ci ha proposto un brano diverso dagli altri. Devo dir la verità: se non avessi ascoltato il brano, il titolo mi avrebbe fin da subito evocato quell'”hanno ucciso l’uomo ragno” portato al successo dagli 883 nel 1992. In effetti, i riferimenti a questa iconica canzone non mancano, tanto da citarla più volte nel corso della canzone. Fin da subito la melodia del brano, mi trasmette calma e serenità. La voce è gradevole è graffiante al punto giusto e ben si integra con le sonorità della canzone.
Se devo trovare dei nei all’interno del brano, alle volte la ritmica risulta un po’ ripetitiva, inoltre nel cantato sarebbe stato meglio scandire in modo più preciso le parole, senza troncarle eccessivamente. Nonostante ciò l’insieme nel brano risulta gradevole e ben amalgamato. Ho apprezzato inoltre il testo che ritengo molto poetico nella sua semplicità e impreziosisce il brano.
Conclusioni
Nel complesso è un brano veramente ben fatto e molto orecchiabile. Quello che ho apprezzato è la dolcezza del brano di Alessio Gaviano – Uomo Ragno, unito alla melodia delicata e senza fronzoli che ti riporta immediatamente indietro in quei periodi nostalgici della tua vita, dove la massima soddisfazione era registrare le canzoni preferite alla radio, nell’attesa di catturare quel brano che ci faceva battere il cuore.
Il testo stesso del brano, del resto, è un invito alla semplicità, ai momenti spensierati della nostra vita. L’immagine dell’uomo ragno sopra l’altalena raffigura tutto ciò che di bello rappresenta la nostra fanciullezza. Un super eroe che cerca di salvare il mondo, la continua voglia di giocare e divertirsi senza pensare alle preoccupazioni che poi si sarebbero fatte sentire dall’adolescenza in poi. Un modo per tenere viva quella voglia di continuare a godere delle piccole gioie della vita, nonostante il tempo passi.