Questo è sicuramente un Blue Christmas, come cantava Dean Martin, un Natale Blu come “Blue Jeans“, il nuovo singolo di Franco 126 feat Calcutta. Il blu, colore della tristezza ma anche della stabilità, è in questo brano invece il blu della malinconia di Franco che canta l’ineluttabilità del tempo e del peso dei ricordi.
Una strofa iniziale che ci accoglie con una chitarra suonata da Giorgio Poi e voce, prosegue in un crescendo che accoglie la voce inimitabile di Calcutta, che come in un coro natalizio (sì quello dei film americani, che va di casa in casa), si trasforma in un duetto iconico sostenuto dal synth. “Volevo solo scomparire in un abbraccio” è quello che vorresti fare mentre ascolti questa canzone. Chiusi i palcoscenici, possiamo immaginare Franco 126 & Calcutta cantare per le fredde strade questo brano, e non a caso questo lo ritroviamo sui ponti di Roma e Milano.
Ponti per le frasi di Franco 126
La casa discografica Bomba Dischi ci ha illuminato portando le frasi di Blue Jeans sui Ponti di Roma e Milano, una scelta di guerrilla marketing che da tutto un altro peso al brano: sono state allestite delle insegne luminose che riproducono alcuni versi, che accmpagnano i pionieri della passeggiata invernale.
Testo Blue Jeans
Vorrei essere in un altro tempo
In cui se sbagli riparti da capo
Ma il futuro che io avevo in mente
Sembra già far parte del passato
Le parole sono un mondo a parte
E non servono che a complicare
Che da solo mi sento di troppo
E il giorno passa senza salutare
E non so come son finito qui
E come fossi entrato già a metà del film
Io avevo addosso gli stessi blue jeans
E tu avevi in bocca le stesse bugie
Quante volte ci abbiamo provato
Dando voce anche al fiato sprecato
E i ricordi già prendono il largo
Verso un mare lontano da qui
Ma forse va bene così
Oggi me ne sto da solo e sto per conto mio
Forse era un po’ meglio prima ero un po’ meglio anch’io
Vago in strade senza meta come un senza Dio
Quel sorriso a mezza bocca sapeva di addio
Ma pensa te è tutto qua
Una reclam che vola via
E questa pioggia si stancherà
E il tempo corre sui fili del tram
Siamo ombre tra le ombre
ai piedi del tramonto
Orme tra le orme
lungo un binario morto
Siamo onde tra le onde
che fanno il mare mosso
Storie tra le storie
ma nessuno sta in ascolto
E delle volte per vederci chiaro serve stare al buio
E per essere davvero sicuri occorre avere un dubbio
Ed un fiore che si schiude al freddo poi appassisce a luglio
E quello che resta
sembra di cartapesta
Per concludere, questa canzone che sicuramente aggiungeremo nelle nostre playlist Spotify in attesa del secondo album di Franco che uscirà il prossimo anno, ricorda un po’ nell’intenzione (sopratutto musicale) l’esperimento di Luca Carboni e Jovanotti in “O è Natale tutti i giorni”, a proposito di Natale.