Lost Kids: l’intervista al duo romano

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Dopo la partecipazione a X Factor nel 2022, dove sono arrivati fino ai bootcamp, e la pubblicazione, a inizio 2023, dell’EP “Tutto male, grazie“, seguito a maggio scorso dal singolo “Nostalgia“, i romani Lost Kids si sono appena rifatti vivi con un nuovo singolo indie-pop, “Sigarette“, anche questa volta pubblicato da Conspiracy Agency e distribuito da The Orchard. Come annunciato, il brano anticipa un altro EP, che uscirà nel 2024 e sarà composto da 7 tracce. Ne abbiamo parlato in questa intervista con i due membri del gruppo, Morow (vero nome Flavio Strabbioli) e Atoker (Gabriele Breccia).

Ciao ragazzi, benvenuti su IndieLife! Ci raccontate come è nato il vostro ultimo singolo, “Sigarette”, sia per quanto riguarda la musica che il testo?

Il pezzo è nato dalla nostra voglia di sperimentare con i suoni e con le parole. La canzone parla di una relazione “toxic” e per rendere bene l’idea la abbiamo paragonata alla dipendenza dal fumo.

Avete già pubblicato tre EP, “Lost Tape”, “Syntetico” e “Tutto male, grazie”, e annunciato che questo singolo ne anticipa un altro. Il formato EP per ora è la vostra dimensione ideale? Non vi sentite ancora pronti per un album?

Mah, diciamo che un album sarebbe troppo lungo, i singoli, invece, sono troppo dispersivi, per quanto ci piaccia variare, mentre l’EP sì, per le nostre esigenze attuali è perfetto.

Da dove nasce il nome Lost Kids? Ha qualche significato particolare o un legame con qualche aneddoto che vi riguarda?

No, in realtà è una cosa uscita durante un freestyle, quindi a caso, tra l’altro non da uno di noi due ma da un altro ragazzo che era il terzo Lost Kid… abbiamo preso strade diverse però il nome l’ha inventato lui e lo abbiamo tenuto perché ci piaceva.

Vi sentite parte della scena indie o, come avete comunicato in passato, preferite non etichettarvi con un solo genere?

Sicuramente la definizione indie può andare bene ma va detto che ogni nostro EP ha un suo genere di contaminazione. In questo caso, l’EP che uscirà nel 2024 possiamo anticiparvi che sicuramente sarà influenzato da funk ed elettronica.

A livello di ispirazioni, invece, ci sono artisti (italiani o internazionali) che ritenete dei punti di riferimento?

Tutti e nessuno… Come internazionali sicuramente Olivia Rodrigo, Oliver Tree, Steve Lacy, Omar Apollo e Frank Ocean. In Italia, invece, principalmente Calcutta, ma non la definiremmo tanto un’ispirazione quanto più un mood.

Domanda per Morow: abbiamo letto che insieme a Leo Pari, stai lavorando come autore per artisti piuttosto noti. Ci vuoi raccontare con chi hai lavorato e se qualcuna di queste esperienze ti ha colpito in particolare?

Ho lavorato con tanti altri artisti, ma per ora preferisco non parlarne anche per questioni di riservatezza. Posso dire che, senza dubbio, Leo è una persona stupenda, disponibile e che mi aiuta tanto nel mio percorso.

Domanda per Atoker: tu producevi musica elettronica. Quali erano i tuoi ritmi prediletti? E hai abbandonato totalmente quel percorso o continui a dedicartici? 

Sì, ho iniziato come producer e dj. Ultimamente mi è capitato di fare qualche dj set e lo trovo stimolante, penso sia un modo di veicolare la mia creatività a 360 gradi. Vi do un’altra anticipazione: i nostri live saranno spesso seguiti da un mio dj set.

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