I Tre allegri ragazzi morti è una band nata a Pordenone nel 1994, nota nel panorama indie, indie-rock, swing e reggae sia per il nome del suo frontman Davide Toffolo sia per la bravura che hanno i componenti di questa band nel tirare fuori, dall’attualità e dalla vita privata, delle emozioni sconvolgenti. Parole e musica sempre azzeccate, sempre coinvolgenti, come accade nell’album Nel giardino dei fantasmi, pubblicato dalla Tempesta dischi, il 4 dicembre 2012. I fantasmi, che ci circondano o sono dentro di noi, possono farci del male, farci sentire abbandonati, o più forti e potenti di prima. Per l’8° anniversario di questo grande album, sono qui a parlare dei brani eccezionali che ne fanno parte. Non potendo raccontare di tutti i singoli di questo ep dalle sonorità indie-rock, ne ho scelte alcuni, eccoli qui di seguito:
Come mi guardi tu
Questo brano è uno dei primi che ho ascoltato dei TARM. Un brano orecchiabile con un video indescrivibile, che ricorda moltissimo il mondo orientale, e un testo altrettanto interessante. Molti singoli dei Tre allegri sono basati sul racconto della forza di una donna che, in un modo o nell’altro, supera gli ostacoli o rafforza i legami, aiuta qualcuno o aiuta se stessa. Nel brano Come mi guardi tu, con questo ritmo incalzante e il testo intenso, si fa luce su questa energia, tutta al femminile, raccontata in prima persona da chi la riceve, da chi ne riceve tutto l’amore, la bellezza e tutta forza possibile. Inoltre, come in molti brani dei TARM si fa riferimento alla Luna:
come m’hai visto tu non m’ha mai visto nessuna, non m’ha provato nessuna, non m’ha ascoltato nessuna, non mi conforta nessuna, non mi ricambia nessuna, non mi desidera alcuna che non sia la luna
Come mi guardi tu – TARM
I cacciatori
Un brano famosissimo per il suo riferimento alla vita/morte di Kurt Cobain, è I Cacciatori. Un po’ il riferimento all’adolescenza, un po’ il riferimento alla musica e all’attualità, questo brano riesce ad acchiappare subito l’interesse di chi lo ascolta. Il fatto che “in Italia i tempi sono da elefanti” è sicuramente un luogo comune parecchio condiviso che rende il singolo totalmente e sempre, purtroppo, immerso nei tempi attuali e nell’idea, non solo italiana, che le menti più giovani siano sempre quelle meno importanti, pratiche e , in generale, da prendere in considerazione.
non guardarmi così perché ho quindici anni, sono io quello di cui parla la tv. Dissotterrato dal giardino dopo quasi vent’anni, riconosciuto dai denti e dai capelli blu.
I cacciatori – TARM
Alle anime perse
Inutile dire quanto questo brano, orecchiabile e ugualmente d’impatto, sia diventato famoso e quanto tuttora venga cantato dai TARM lovers e dai nuovi ascoltatori dei brani della band. Alle anime perse narra di un amore nato dagli istinti, dalla passione, in una gioventù fatta di dolore e disperazione, che soltanto l’amore stesso può salvare. Il riferimento alla luna è anche qui presente:
silenziosa come la neve , bianca come la luna, la pelle di sua madre ,gli occhi di suo papà, un uomo che non ha conosciuto, sul quale fantasticare… un capitano, un pilota, l’avrebbe voluto incontrare…
Alle anime perse – TARM
La mia vita senza te
At least but not last La mia vita senza te. Un brano eccezionale, quest’ultimo, insieme al suo videoclip che rende il singolo accessibile anche alle persone sorde, Nel video, infatti, la band e diversi attori utilizzano il linguaggio dei segni che, coi dei movimenti che ricordano un po’ una danza, racconta di questo brano. Non c’è alcun dubbio che La mia vita senza te sia un pezzo triste dell’album Nel giardino dei fantasmi ma, insieme alla tristezza della fine di un amore, o più semplicemente di un rapporto a cui si tiene, c’è il coraggio di affrontare il dolore, soffermandosi un po’ più sulla propria vita, purtroppo svuotata dall’assenza di questa persona andata via, e mettendo in campo la forza di ricominciare:
c’è un momento per tutto! vai bene come vai! qualche cosa si spegne, altre ne riaccenderai. Al dolore rispondi col sorriso che hai. Le ragazze non piangono mai!
La mia vita senza te – TARM