Fran e le interviste moleste – seconda

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Li avevamo lasciati che ci stavano spiegando come erano avvenuti i vari “reclutamenti” (https://www.indielife.it/2022/08/30/fran-e-le-interviste-moleste-prima/). Ecco a voi la seconda parte dell’intervista fatta con la band torinese Fran e i Pensieri Molesti durante una sera calda di luglio. Più introspettiva rispetto alla prima ma al contempo leggera e divertente. Buona lettura!

Cinismo

In Come la Vita parlate di un amore molto cinico, cosa che a me piace tantissimo. Visto che da 50 anni a questa parte escono solo canzoni d’amore smielate, come vi é venuto in mente di raccontare un po’ di verità?

F: “a me piace scrivere d’amore in realtà, anche di quello smielato. Però mi é venuto in mente che a volte, quando stiamo bene con ualcuno, non pensiamo al fatto che magari quella persona domani non ci sarà più. Ci adagiamo molto sul fatto che stiamo bene, ci piacciamo ecc… . A me é capitato che da un giorno all’altro, da un mese all’altro cose che davo per scontato non ci fossero più. Quel brano parla di quella sensazione del sapere che tanto quella persona ti dimenticherà come si dimenticano le chiavi in borsa. É una sensazione di realtà, un “forse potrebbe succedere”, una sensazione di realtà

Siete mai stati dimenticati da degli ex? (Stessa domanda che feci a Stiva)

R: ” uh che domandona”

F: “bisognerebbe chiederlo agli ex. Secondo me no, perché sono egocentrica”

É una risposta da leone ♌ questa ci urlano da dietro.

Ahia, io non vado spesso d’accordo con i Leoni.

F: “no non é possibile ahahah indimenticabile”

R: “boh io proprio ciao ahahah”

F: “no una volta che trovi il Mughi non torni più indietro. Voi raga?”

L: “mah dimenticare…”

J: ”ma no, no”

F: “ahahah tutti egocentrici in questo gruppo”

Soddisfazioni

La più grande soddisfazione che avete avuto fino ad ora?

F: “difficile. Per me é un brano che abbiamo scritto e che non é ancora uscito. Ne sono molto soddisfatta”

R: “ce ne sono stati tanti, secondo me una che possiamo dire é il live di Hiroshima Mon Amour. Abbiamo fatto davvero tanta fatica a far uscire quel disco…”

F: “io avevo la febbre ahah”

R: “é stato anche il nostro ultimo grande concerto prima del COVID”

J: “sì poi c’era anche Elio (Biffi) con noi”

R: “ed eravamo anche andati soldi out, proprio non ce lo aspettavamo…”

F: “per Jaco non dover suonare più con noi ahaha”

J: “ma va no ahah, anche quella bellissima copertina che avevamo in tour”

E: “sì quella é la seconda, é stato il preludio”

Panorama musicale

Adesso ho una domanda cattiva. Quanto é importante conoscere qualcuno all’interno del mondo musicale?

R: “Uuuuhhhhhh”

F: “totale”

R: “da uno a cento due miliardi ahahahah”

F: “va beh ovviamente non é tutto, però alla fine tanto passa anche da quello. Puoi anche fare cinquemila live, ma se non c’é quella persona che ti aiuta, che ti apre la porticina, rimani sempre fuori a bussare”

Intanto arrivano gli ultimi membri della band

F: “bene, ora ci siamo tutti! Ah fate parte della comunità LGBTQ+ adesso”

“Okay ahahah”

Che cosa sentite di voler portare in più sulla scena del panorama italiano musicale?

F: “per me vorremmo portare un grande amore per quello che facciamo. Potrebbe esistere un progetto sperimentale che può portare al panorama musicale quella svolta gigante e okay, ci sta, sarebbe figo. Noi però portiamo più che altro la passione per quello che facciamo, il nostro percorso ed il nostro miglioramento costante. Un percorso da fare insieme. Le persone che ci seguono devono fare un percorso con noi”

R: “devono salire sulla nostra barca spirituale piena di…”

F: “e devono remare con noi ahahah verso una cosa che alla fine é nostra ma anche di tutti quelli che ci seguono”

La Band

Enrico, (l’ultimo arrivato nella band), cosa ti ha convinto ad unirti a loro?

E: “beh intanto i valori che vogliono essere trasmessi attraverso la musica e i live che portavano prima che entrassi io. In più io li “sposo” molto anche a livello personale

Il soprannome Mubi di Roberto chi lo ha deciso?

F: “uh questo bellissimo, posso raccontarlo io? Era uno dei primi concerti e stavamo andando ad aprire i Modena City Ramblers. Eravamo nella mia 600 sopra la collina con la pioggia a dirotto, lui, che al tempo non conoscevamo, stava dietro a fare versi strani tipo: “Miu-miu-miu, bibibibi”. Alla fine abbiamo scoperto che stava leggendo i cartelli MUGOLANDO. E lui fa proprio così, quando magari non mi ricordo un accordo e lo guardo per chiederglielo, lui mi risponde sempre “miungming”, e tu non lo capirai maiiiiiiii. Per cui Mughi perché mugola. Ma dovete sapere che abbiamo una serie di soprannomi, io ne ho più di uno ed ognuno ne ha almeno uno “

R: “sì persino oggi sul palco hai presentato tutti nome e cognome e a me Mughi”

F: “beh lui é l’unico che ha tenuto il soprannome da sei anni, io invece cambio. Loro mi chiamano con dei nomi a casa ed io mi giro. Abbiamo un po’ un vocabolario tutto nostro”

Libano

Bello. Avete una canzone che parla di guerra, Libano, sentite il “peso”, vista anche la situazione socio-politica che stiamo vivendo, di portare una canzone del genere?

F: “allora non la portiamo sui palchi da tantissimo tempo, perché comunque é uno di quei brani che appartiene ad un passato che vogliamo ricordare ma che fondamentalmente non ci portiamo più dietro. Se dovessi riscrivere una canzone su quel tema non la riscriverei in quel modo, ma in maniera diversa, anche se ci ha dato moltissima soddisfazione…”

R: “sì il patrocinio con Amnesty International comunque ci ha dato un grandissimo ricordo. Poi siamo anche molto legati al videoclip”

F: “sì, é un brano che ci portiamo nel cuore tantissimo. Credo che il messaggio sia molto attuale purtroppo. Magari capiterà di scrivere qualcosa in un’altra maniera a tal riguardo, in un modo in cui scriviamo adesso magari”

E: “eh sì, come la musica anche il nostro linguaggio spesso si evolve”

F: “sì magari meno descrittivo e più lieve. Analizzato da un’altra prospettiva sicuramente”

Videoclip

Bene. Visto che avete nominato un vostro videoclip parliamo di quelli. Sono molto belli e molto “pensati”

F: “grazie ahahah. Molto impegnativi anche”

Se poteste scegliere un regista qualunque nel mondo…

F: “eh bello ahaha”

R: “Wes Anderson”

F: “sì Wes Anderson ma é banale. Io penso che sceglierei così su due piedi, senza averlo pensato prima, Garrone. Mi piace tantissimo, mi piace l’atmosfera e secondo me é allineato con noi e potrebbe essere adatto al progetto. Poi va beh é anche una questione personale, mi piace tanto lui, il Racconto dei Racconti é uno dei film più belli di sempre per me. Però stiamo cercando registi, per cui scriveteci ahahah”

R: “eh io sono della serie Giuseppe Tornatore, Sergio Leone, ecc… sono forse l’elemento del gruppo che é un pochino più romantico”

Reputiamo Sergio Leone romantico ahahah?

F: “ahahah ha una strana idea di romanticismo”

R: “no okay ahahah lui non tra i romantici, però in Tornatore per esempio io mi ci rivedo molto”. Okay, accettato

Molesti

Raccontate una “esperienza molesta” che non avete ancora mai narrato

F: “la docciona. É stata veramente dolorosa”

J: “ovviamente stavamo registrando l’ultimo videoclip Petrolio, e ovviamente ci siamo detti vuoi non metterci il Petrolio? Allora abbiamo comprato la vernice nera. E chi se la doveva versare in testa? Ovviamente Fra. Però tanto ci siamo detti che c’é la doccia nello studio in cui facciamo le riprese, per cui nessun problema. In realtà uno ce n’era: ci siamo dimenticati di avvisare che avremmo usato la doccia, per cui non avevano acceso il boiler. All’una di notte”

F: “ed altra cosa: per risparmiare soldi lui ha deciso di prendere quella che praticamente corrodeva la pelle”

J: “vero. Praticamente all’una di notte per l’ultima scena gliela versiamo senza controllare la doccia. In più faceva ancora freddo allucinante, era marzo. Mamma mia la vernice non andava via! Era tutta nera, un blocco unico. Si è anche rotto il doccino, un completo disastro”

F: “mamma mia che freddo. Sono andata a casa con l’accappatoio tutta nera. Alle quattro del mattino mi sono fatta il bagno con l’aceto per togliermi tutto”

Beh dopo chissà che capelli lucidi e splendenti avrai avuto però!

Crescere

Chi sono i più grandi e i più piccoli nel gruppo?

J: “indovina tu”

Oh no, Roberto il più grande?

R: “ci sei andata vicina, io e Francesca siamo i due più grandi”

Di qualche mese però…

F: “no di qualche anno ahahah ma grazie. Ora il nostro più piccolo é il Momo”

L: “sono del 2003, ho 19 anni”

Come avete fatto a riuscire a bilanciare Università e progetti con il gruppo?

J: “non dando gli esami ahah”

E: “dando al sesto anno il terzo anno ahah”

F: “ahahah chi non da gli esami, chi studia la notte, chi si prende cinque lauree in tre anni, non si é capito come ma Roberto si laurea ogni due anni, ognuno é diverso. Comunque per rispondere alla domanda con molta fatica ed organizzazione, soprattutto grazie a Jacopo che adesso ci darà ancora più organizzazione”

Prossimamente

Quale genere non avete ancora sperimentato e volete sperimentare?

R: “Qualcuno qui direbbe l’heavy-metal ahahah”

F: “va beh dai, siamo andati verso l’indie-pop, stiamo trovando il nostro. Diciamo che quello che andremo a fare secondo me é quello che vogliamo fare. Ne abbiamo sperimentati tanti, di tutti i tipi, e adesso diciamo che abbiamo trovato un nostro spazio”

Insomma mi state rimandando tutto al prossimo disco, ma nemmeno uno spoiler mi potete dire?

L: “diciamo che ci sarà qualcosa che non potete neanche immaginare lontanamente”

F: “no infatti se provate a pensarci non ci riuscite ad arrivare”

Tempo che scrivo a computer questa intervista mi sa che sarà già uscito tanto ahah (non é andata così, meno male, abbiamo ancora il mistero).

Sanremo

Bene. Sanremo?

R: “bene ahahah”

F: “cosa ci vuoi chiedere di Sanremo?”

Sì o no? Prima o poi provarci?

F: “assolutamente sì, piacerebbe tanto”

R: “provarci sempre, riuscirci…”

F: “va beh speriamo ahahah. Sicuramente é un grande trampolino, ora é da giovani”

R: “sì soprattutto negli ultimi anni sta riprendendo piede”

Chi vorreste come conduttore nel vostro Sanremo?

F: “ah io vorrei Drusilla, bellissimo”

R: “Amadeus non é male”

F: “Amafeus é simpatico, però ora ha fatto tanti anni quindi anche basta. Una donna sarebbe bello”

R e I in coro: “Vladimir Luxuria”

F: “beh vi dico, io me la vedrei benissimo lei”

Sempre parlando della Kermesse, la rappresentante di Lista, vi sono piaciuti più quest’ultimo Sanremo o quello prima?

F: “l’ultimo, perché ha trovato secondo me una dimensione sul mercato bella. La canzone é forte, la cantano tutti ed ha avuto un gran successo. L’anno prima era arrivata con un bellissimo brano, forse più adatto all’idea che avevo di loro, però l’ultima volta hanno spaccato, quindi bravi”

R: “Però quando hanno fatto quella cover di Luce con Rancore é stato bellissimo”

Ah giusto che ne hanno fatti ”tre di fila”diciamo

Nex.to

Lorenzo tu hai una agenzia di marketing…

L: “sì ma é recentissimo ahahah aggiornata!”

R: “sì ma infatti le sue domande mi fanno un po’ paura”

Va beh dai questo é scritto sulla tua bio di Instagram, non é stato difficile da scoprire. Volevo chiederti, pensi che in qualche modo vorrai inglobare anche loro o vuoi tenere i due progetti separati in parallelo?

L: “domanda difficile. Sicuramente sono tutti progetti che partono dalla mia mente pazza, per cui sicuramente c’é un filo conduttore. Quello che sto portando con l’agenzia é che Nex.to sarà un contenitore di storie che hanno senso di essere raccontate e quindi partirò da quelle, come questa qua. Per cui sicuramente sì”

F: “segnalo” rivolta verso Jacopo

Miglioramenti

In cosa vi sentite migliorati rispetto al 2016?

F: “io sicuramente ho fatto un percorso molto lungo e travagliato sulla mia voce e sul mio modo di scrivere, quindi sono molto contenta di aver raggiunto una posizione che mi fa stare comoda quando canto. Mi piace e mi da serenità. So che quello che sto facendo posso farlo in maniera diversa e consapevole. Prima lo facevo più a sentimento, sia sui testi che sulla parte vocale”

R: “io personalmente penso di essere cresciuto a livello di composizione musicale. All’inizio brancolavo un po’ nel buio. Anche nella situazione live, la prima volta era molto fermo sul palco, mentre ora penso di essere cresciuto. E poi soprattutto essere riuscito in tutti questi anni a sopportare tutte queste persone qua e ad essere soprattutto sopportato da loro. É una esperienza che ti forma in qualche modo”

J: ” il percorso più grande io lo vedo infatti a livello personale. Io sono entrato nei Fran e i Pensieri molesti che avevo quindici anni, tutto il mio periodo di crescita importante l’ho fatto con loro, vedendoci tutti i giorni, per cui sono stati un po’ le persone che hanno visto tutta la mia crescita. É stata una esperienza importantissima. Io mi ricordo che con Fran all’inizio registravamo in una scuola di ballo la notte e poi siamo arrivati a registrare in degli studi che non avremmo mai neanche immaginato di vedere. Quella per me é la vera crescita che c’è stata e che ci ha insegnato anche proprio come persone al di fuori di Fran e I pensieri molesti”

Registrazioni

In quelli studi avete registrato?

R: “a le Park a Milano”

L: “eh già il fatto che Come la vita é stata prodotta da Giorgio Pesenti (okgiorgio) ed Elio Biffi sono esperienze che proprio mai avremmo pensato. Ricordo appunto la scuola di ballo come inizio ahaha”

Eh Giorgio non si é fatto intervistare però

F: “Giorgio fatti intervistate ahahah”

(a questo punto anche Elio, grazie)

J: “Io nei miglioramenti ho visto sicuramente il fatto che comunque c’é un metodo ora nel fare le cose, nel gestirle, nel comprendere, nell’analizzare, nel fare passi indietro per capire cosa c’é che non va. Nell’ammettere anche i propri limiti. Questo all’inizio non c’era ovviamente, forse non c’era la consapevolezza, mentre adesso é molto più ordinato quasi”

Petrolio

Petrolio. Non avete paura che il tema ambientale sia un po’ abusato ultimamente? Nel senso: meno male che se ne parla, ma sono pochi quelli credibili a cui sta a cuore fare un cambiamento verso quella direzione

F: “Allora ci sono due cose: la prima é che dipende dal modo in cui lo fai. Per quello che ho scritto é un inno un po’. Io parlo come se fossi la Terra. Credo che oggi con rischio siccità ed il caldo di 37° a giugno sia molto importante parlarne e sensibilizzare il più possibile. Poi ognuno di noi nella sua vita privata fa delle azioni complete.

Io personalmente sono vegana da dodici anni, cerco di utilizzare meno possibile i mezzi a carburante, faccio tutto quello che posso fare in questa direzione qui. C’é sempre da migliorare , però é un tema che sento vicino perché lo vivo tutti i giorni e dovrei viverlo ancora di più. Penso che ognuno di noi non stia facendo abbastanza in questo momento. Potrebbe passare questa roba qui, per cui il fatto di parlarne perché va di moda tanto meglio, é un tema di cui si deve parlare. L’abbiamo fatto con le migliori intenzioni”

Ambiente

Interviene una loro amica, membro attivo del gruppo di Friday’s For Future di Torino

Carolina: “non sono della band ma ci tengo a dire una cosa. Fran é stata una delle primissime artiste che sono state selezionate per il cameretta tour durante la pandemia. Ed io ho avuto l’onore di organizzare l’intervista con loro, di preparare le domande e di raccontare la storia di Fran e i pensieri molesti dalla pagina di FFF. Loro sono molto vicini al movimento che li tiene sempre comunque di buon occhio. E ci sono degli artisti con cui si cerca di collaborare, e loro sono di sicuro tra quelli. Ci tenevo a dirlo”

F: “Grazie Bapuzz”

Primo Maggio

Ultima domanda cattiva

R: “Ah, pensavo ultima domanda ahah”

F: “dopo ne ha ancora cinque non cattive”

R: “dopo parte l’interrogatorio personale”

Ahahah. Come avete vissuto la “sconfitta”, se così si può chiamare, del primo maggio?

R: “ohhhh non c’é sconfitta nel cuore di chi lotta. Scherzo”

F: “Alla fine é stata un po’ la miccia che ha fatto scoppiare un po’ la miccia di rivoluzioni interne. Cioè, dopo il primo maggio Jaco ha capito che serviva una parte molto manageriale a questo progetto. Ognuno si é fatto delle domande ed ha capito che serviva qualcosa di più. É stata una esperienza molto formativa, molto bella, siamo andati a Roma, abbiamo suonato con delle persone interessanti”

E: “sì gli altri erano anche molto bravi”

F: “é stato un punto di partenza per noi questa sconfitta e la viviamo così. Come dicevo prima é un percorso in cui sono più numerose le sconfitte invece che delle vittorie, bisogna sapersi rimettere in sesto nella maniera corretta. Questa cosa l’abbiamo e secondo me é una grande fortuna”

R: “sì non buttarsi giù”

F: “poi va beh abbiamo anche pianto ovviamente, però siamo ripartiti bene”

Palchi

C’é un palco in cui vorreste suonare che avete nel cuore?

F: “Sicuramente Sanremo per me”

E: “al Collisioni sarebbe carino”

R: “sì un sogno”

L: “Sansiro”

F: “ehhh poi? Ahahah. Comunque sì i palchi che sognano tutti li sognamo anche noi tantissimo”

Beh magari prima o poi arriverà anche un palco di Friday’s!

Ultima domanda

F: “prima o poi sì dai, anche quello si fa! Poi se Carola non ci inviterà lo terreno presente”

F: “l’ultima domanda la fai improvvisata dai”

R: “sì, one shot proprio”

J: “una in cui ti lasci andare”

Panico.

Ehm volete dirmi una curiosità che fa ridere?

F: “no ma che domanda é? Non puoi lasciarci così”

Va bene allora facciamo una domanda cattiva, anche se per me la più perfida é stata quella del primo maggio. Francesca come mai hai sentito l’esigenza di rivolgerti ad una vocal coach? É un atto di grossa umiltà secondo me, molti personaggi già famosi magari dovrebbero farlo e non lo fanno, tu invece…

Caterina (la vocal coach): “No per me lo fanno ma non lo dicono”

Canto

Quindi non si può tanto migliorare il canto mi stai dicendo? Chiedo da stonata cronica dalla nascita

F: “eh ma non hanno Caterina, ecco perché. Per rispondere: il primo motivo é che mi piace migliorare. Mi rendo conto che non é possibile sentirsi arrivati. Credo che persino i vocal coach prendano lezioni da altri vocal coach e che sia una specie di inception. Perché é fondamentale, tu non puoi sapere chi sei senza che qualcuno ti guarda fare delle cose. Secondo motivo é che appunto sto cercando la mia forma, perché comunque con loro ho potuto sperimentare tanti, tantissimi generi e per trovarla ho avuto il bisogno di confrontarmi. E dal confronto nascono le cose belle”

R: “sì poi nel corso degli anni ci siamo anche resi conto che per alzare l’asticella c’era il bisogno di persone che ci seguissero direttamente. Ognuno di noi é seguito da vari maestri e soggetti che nel corso degli anni hanno contribuito e continuano a contribuire dando piccoli stimoli. É qualcosa che ci imponiamo sempre perché diciamo che non si arriva mai ad un livello top”

F: “poi in base al livello capisci anche che tipo di aiuto ti serve, ci sono anche percorsi più personalizzati. Sì va a lavorare sul problema che hai per quel determinato live o per quel vizietto che non riesci a toglierti e vieni fustigato per provare a levarlo piano piano ahahah. É perfezionamento, é capire anche il contesto in cui sei. La volta in cui magari c’é un live in cui ho un calo di voce prima, oppure ho ansia perché l’airpod gigante so bene come muovermi e cosa fare. E a volte non basta”

Giovani

Ci sono un sacco di artisti giovanissimi che sono emersi adesso. C’é qualcuno che vorreste citare come esempio?

F: “tipo Blanco? Eh beh lui penso che concordiamo tutti che é emerso benissimo”

Caterina: “Matteo Romano vocalmente é bravissimo”

R: “anche Chiamamifaro che non é ancora emersa del tutto ma secondo me emergerà tra non molto”

Probabile, lì c’é anche tutto un grosso supporto dietro. Ma dei nepo-babies parliamo un’altra volta

R: “quanto é durata?”

Luxi: “un’ora e otto”

R: “la nostra intervista più lunga!!”

Almeno posso dire di aver portato a loro qualcosa di nuovo. Vi lasciamo con la suspence di che cosa tratterà il nuovo progetto e se veramente, come dicono loro, ci lascerà tutti a bocca aperta.

Alla prossima!

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Bianca Cela

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